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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   uno spoglio
   eli' ci chinina sommario . » Finalmente ( ilice nella pvefa-» zionc ) nel principio dell' auno 15    mutai pensiero
   e » feci risoluzione di scrivere in dialogo per esser più a proposito o . È facile indovinare il motivo
   che piegò Muzj a mutar pensiero . Era egli il primo a tentar 1' impresa
   stretto gli era il campo perchè alla sola città circoscritto
   uè avrà tanti lnmi c soccorsi quanti oggi ne abbiamo
   da che gran numero di valentuomini ha rischiarata la storia Italiana specialmente «lei bassi tempi . Accintosi perciò a concatenare i rintracciati l'atti
   {si dovè accorger tantosto che nel modo ordinario non gli sarebbe stato possibile schivare grandi e spiacevolissimi vuoti ; laddove un discorso tra due persone immaginato
   offrendo con poco artificio e come naturalmente 1' adito a balzare da una in altra cosa
   ei poteva nascondere tale difetto e dare ai racconti una continuazione apparentemente non interrotta . Col nome dunque di Giulio de' Fabricj
   sotto il quale coprì se stesso
   e di Roberto Gradini per lo avanti non curante
   ansiosissimo poscia di risapere i palrj avvenimenti
   egli scrisse il primo una storia di Teramo in sette dialoghi ; ne' quali la soda religione
   un' erudizione sufficiente
   una saggia moderazione e la candida schiettezza dello scrittore si appalesano ad ogni pagina . Vengono con onore ricordati da Andreantoneili
   Brunetti
   Toppi
   Regi nella vita del D. Camillo de Lellis
   Origlia nel supplemento al dizionario portatile di varj Uomini illustri
   Marcucci
   Alitinoci ctc.
   Direbbcsi clic una Storia patria
   meritevole di essere apprezzata anche fuori Teramo
   stata fosse al primo suo comparire accolta con sensi di stima e di riconoscenza da una città
   clic niun' altra ne vantava : eppure non fu così
   eccettuati ( s' intende già ) i cittadini di sano discernimento . Del poco conto
   in cui Muzio vide tenersi la sua fatica
   modestamente si dolse in una terza opera intitolata Dialoghi curiosi
   utili et dilettevoli di varie Ustioni
   ove gì' interlocutori sono Fabritio e Camillo . Sentiamo da lui medesimo un tratto apologetico . » FAB. Clic cosa di bello state hora leg-» gcudo ? CAM. Questo Libro scritto a penna . FAB. Di clic tratta ? >.> CAM. Dell'antica origine di questa Città nostra patria
   e 1' Ilistoria de » i successi notabili
   clic in essa sono occorsi . FAB. Anch' io ho letto tal » Libro . CAM. Clic ve ne pare ? Qual cosa di buono
   e qual di poca » soddisfattone ci havete trovata ? FAB. Già sapete
   che i Libri ( parlo » de i moderili
   c scritti nella propria lingua ) danno materia a molti di » ragionare; alcuni dicendo
   clic sono rozzi
   et oscuri
   alcun'altri
   che » sono troppo facili
   e chiari ; questi notandoli di lunghezza
   quelli di >j brevità ; c così dico degli errori
   che non per altro da alcuni si leggono » i Libri
   che per trovar il pel nell' uovo . Ma questo
   veramente se ben » non è del tutto vacuo di errori
   dà luce di molte cose degne d' esser in >j vniversale a molli note. E però mi maraviglio
   che non sia dato in luce » stampato . CAM. L' Autore non ha pensiero di farlo stampare
   dicendo
   Â» â–  he sarebbe opera perduta ; per non havere da servire ad altri
   che a >â– > Teramani : i quali men ne farian conto
   perchè nelle proprie patrie in >> ni tati pregio son tenuti i Libri scritti da gli Autori dell' islesso patrie . » FAB. È veio
   et il siinil vediamo ne i Predicatori
   i quali per valen-» li
   eli' essi sicno
   non 6ono accetti ne i luoghi
   ove son nati . Ma che » di ciò può esser la cagione ? CAM. Per saper questo non bisogna molta