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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
i6i
ili lina moltitudine d' intagli in rame
clie dovevano fregiarla
ridotti con dispiacere di Principio a 256
volle premunirsi di un privilegio di privativa
accordato da Sisto V. successore di Gregorio a' 19. Novembre i585. Incisi i rami e con molta maestria da Natal Bonifatio da Sib. il Grassi intraprese nel i588. la stampa in quarto
dal Fabricj dedicata a Giacomo Boncompagni duca di Sora
nipote del defonto Pontefice . Ovunque ei suda a dimostrare clic il suo parto contenga ottime lezioni di etica
di economìa
di politica
di religione
di pietà e di virtù
e che lodando il suo eroe vada ad ammaestrare un Sovrano qualunque ; che
renduto schiavo dal mal augurato impegno di lutto provare colla figura
coi simboli
coi misteri di quel maledetto drago
spesso si rende secco
stentato e nojoso. Peccato che non avesse scelto argomento meno sterile e meno inutile 1 Ciascun libro è diviso in titoli
e ciascun titolo in allusioni
o sieno sonetti . Questi in uno ascendono a 231. Ogni sonetto ha 1111 motto
un rame analogo al pen-siere in cui il sonetto consiste
dotte note latine e citazioni nei margini . Libri e titoli sono fregiati di particolari frontespizj
ne' quali 1' autore prende il titolo di Canonico Aprutino
di sommarj c di appositi rami : nè mancano alla fine spieghe ed indici di più specie
in guisa che il libro è ben voluminoso . In generale
reca stupore la vasta erudizione
che vi è lisparsa : e reca sorpresa il considerare come da un arido subietto siasi saputo tirare tanli sonetti
sufficientemente plausibili e degni di quel secolo aureo per la poesia. F» pietà il riflettere alla pena che dee esser costata all' autore 1' andar pescando nella santa Scrittura
nella storia naturale e e nella mitologia le proprietà dei draghi e dei serpenti
a tutto potere esaltati : e siccome essi formano la figura principale quasi di ogni rame
così si concepisce timore clic le loro brutte immagini non si abbiano a risvegliare nei sogni . Anche in bella canzone in lode della Vergine
aggiunta in ultimo
ha ad entrare il drago . Se nel sonetto 116. descrive la festa di S. Anna ( Vedi cap. LXXL ) e nell' annotazione cenna poche cose delle antichità di Teramo
da me ne' proprj siti riportate ; ne andiamo debitori al drago emblema del nostro quartiere di S. Giorgio . Il falso supposto che il nome Teramo sia derivato a Thermis ha fatto sì eli' egli scrivesse sempre Therainuin
e che Giovanni Garga e Giulio Roscio Ilortini
concorsi con epigrammi in encomio del libro ad ingrossarlo
a lui dessero la qualifica di Thcramensis Aprutini. Se nella pag. 291. notò che Tlieramnensium vinca; quotannis verberatee surit grandine
fu perchè introdotto avea un drago a trascinare il carro di Bacco . E se nella pag. 316. trascorse ad interloquire de numismatum
ac onmis antiquitatum generis mullitudine
qua? in Tronfino Jlumine
prope inamia Civitatis Therami prolabente
quotidie ac incessanter ubi dicitur Thesaurus reperitur ; ne aveano fornita occasione quindici nummi imperiali di argento effigiati di serpi
simboli di pace
virtù
salute
fedeltÃ
vittoria . Neil' epistola volgare indiritta al duca di Sora
pag. 386. entra pure a far motto di Teramo » Città anti-» chissima posta nel Sannio
liabitata da popoli precutini vicino al Piceno ». E meravigliandosi >1 come in quella parte di Abruzzo
et iu particolare in » Teramo
più.che nelle Città vicine
piovano sopra altrettante disgrafie et » infortunii .... » prosiegue : » Il diietto della Religione ( Dio lodato ) >1 non vi è : anzi ardisco dire che il culto divino è così beue esercitalo in » quella CittÃ
quanto in ogn' altra d' Italia
et si guardariano gli Ilabita-s 1