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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
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» tori tome dal fuoco far nelle Cliii-re altro che 1' orationc
a che sono orti dinatc
... persuado agli a nici et parenti che se ne parlino
poiché diti cono il mancamento della Giustitia esser la cagione d' ogni male » . li veramente trista era la posizione di Teramo in quegli anni
specialmente pel banditismo di Marco di Sciarla . Fanno-di Principio onorata menzione il Toppi ( Bibl. Napol. p. 256. ) i continuatori del Ciaccouio nella vita di Gregorio XIII. ( lo. 4- I'- ^4- ) ed il Talliti ( Ist. d. Scrittori n. nel Regno di Napoli to. 3. par. 3. p. 261. ). Piace di costui riferir le proprie parole : Principio Fabricio da Teramo
Personaggio quanto dotto
ed erudito pelle scienze Filosofiche
e nelle lettere amene
e nella Poesia latina versato
altrettanto di candidi e gentili costumi ornato e di vita esemplare
mentre essendo stato Uomb di Chiesa non mancò di attendere con ogni assiduitÃ
ed attenzione a tutti gi' impieghi spettanti alla sua vocazione . Diede alla publica luce : Delle Allusioni etc. Appunto
come di Uomo di Chiesa
mi rimane a dir qualche cosa del Fabricj.
Facciamo attenzione a due tratti della prefazione dei dialoghi ni. s. di Muzj >1 Avendo tale scrittura ( vergata in soli due fogli ad istruzione del » P. Rocca ) mostrata a Monsignore Principio Fabricj
che di Roma a » quel tempo era venuto per riposarsi e ricrearsi in sua casa
la commenti dò : poi soggiùnse ctc. E non solo a quel tempo ciò mi disse
ma poi » replicate volte da Roma
dalla Città di Todi
la quale col suo dominio 11 due anni addietro ha governata
e dalla Città di Narni
la quale ora ha ti in governo
mi ha con lettere a tale impresa sollecitato»: e ritenuto clic Muzj cominciò a scrivere la sua storia nel i5gG. venghiamo in chiaro clic nel pontificato di Clemente Vili
il Fabricj entrò in prelatura
fissò abitualmente in Roma domicilio
ebbe il governo di Todi
e nel i5qG. avea quello di Narni . Assicurata in tal modo la veracità di quanto fu espresso nella sepolcrale iscrizione ; possiamo avere per indubitato che il Fabricj successivamente governasse Forlì e Faenza ; che nei quattro governi
secondando le mire di quel Papa
vigorosamente insistesse alla persecuzione ile7 banditi : e che
conciliatosi il nome di uomo di petto forte
a lui dato fosse il pericoloso e ( diciamolo ) odioso incarico di promulgare in Ferrara la bolla fulminata contro Cesare d' Este a' 23. Dicembre 1597. Vedi Muratori ad an. e i5g8. Costa dai registri delle puntatine ( Ar. cap. fase.
5g. ) eh' ei continuasse a conservare il canonicato nel i5g4 : non così nel i5g8. quando tra i sedici capitolari si leggono Monodante e Venanzo
non già Principio Fabricj: il clic giovi ad emendare uno de' varj equivoci
ne'quali Tullj è caduto . Una lettera scritta da Roma a'27. Febbrajo 1611. ove si duole della condotta de'suoi parenti in Teramo
e segnatamente del nipote sir Venanzo
il quale viveva separato dalla famiglia et con poco buona conversatione
nell' alto che conferma la testimonianza di Tafuri circa gli esemplari costumi di Principio
ci mostra lo stemma de' Fabricj consistente in tic cuori ardenti sormontati da altrettante stelle
e più in alto da una sbarra ( fase. 21. ). Quand'anche non ce lo avesse detto la lapida
pur avremmo saputo che monsignor il poeta fosse tornato a Teramo per restituire il corpo alla patria nel 1G18. dal precesso beneficiale di S. Andrea a Trigliano ( Ar. vesc. n. 211. ) la 4»
egli avea scherzevolmente sciiIto al compiere il terzo libretto quadrimestrilc delle corali fai lenze
essendo Erario nel 1072. Sia anche a me qui lecito ripetere Principii finis .