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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Il card. Guidiccioni tenne in amministrazione 1' Aprutino vescovato nel i54o. i54>. ed iu una porzione del i54a : abbiamo quindi fondamento per fissare a tale intervallo la pubblicazione delle Farncsiane elegìe . Altro non mi rimane a soggiungere se nou che Rodolfo nel 154esercitava in Teramo 1' uffizio di maestro della scuola pubblica : e clie la famiglia Iracinlo più non è in città
   essendo passala
   e certamente avanti al 1722. ( proc. ben. 4G. ) a pianar domicilio iu Moutcrubiano .
   STEFANO COLETTI
   Ãˆ quasi superfluo notare esser egli slato di Teramo . Nel i6o5. era già canonico Aprutino
   poiché si è conservato ( fase. 55. ) il registro delle puntatine da lui fatto iu queir anno
   ove si veggono di volta in volta infilate massime morali
   probabilmente occasionate dagli avvenimenti del giorno: Felix qacm faciunt aliena pericula caudini .... Concordia parvae res crescunt
   discordia maximae dilabuntur
   e simili . L' ho pure incontrato vicario geli
   nel 1611. e 1G12. Diede alle stampe in Ascoli per Mallio Sal-vioni nel 1638. la Vita del Beato Berardo Vescovo Aprutino
   Città hoggi nominata Teramo . Ridotta in lingua volgare dal Dottor Stefano Coletti Canonico di quella . Con un breve Catalogo de' Vescovi di detta Città . Nel cap. XXVI. alle memorie di S. Berardo consacrato
   sufficientemente rilevai i pregi ed i difetti di questo libriccino
   che ha avuto 1' onore di essere rammentalo dal Toppi ( p. 28G. ) e di essere incluso nel novero dei libri rari nella Biblioteca Italiana impressa in Venezia ed in Milano nel 1 41 • Coletti però non solamente non seppe profittare del cartolario'a fin di conoscere i Vescovi antichi
   come poco dopo ne profittò Ughclli
   ma non si brigò nè anco di esaminare le carte del vescovile archivio
   onde nou ommettere almeno i moderni . Quindi in seguito del Campano nou conobbe altro vescovo fino a Porcelli : ed iu tempi a lui mollo vicini
   di Porzj e di Savclli ne verbum quidem unum . In somma Visconti
   con cui il catalogo finisce
   Ã¨ per esso il vescovo XXXI. anche compresi Giovanni e Rinaldo di Acquaviva
   due persone cioè in vece di una . Ad ogni modo perchè il Coletti è stato il primo a tessere una serie de' nostri Vescovi
   ed a pubblicare in Italiano la leggenda del santo Protettore ; gli si deve gratitudine e lode .
   Ma io comincio a sentire una certa stanchezza : adotto perciò uno stile più conciso . Di ecidio ercoli di Teramo figlio di Orazio
   educato nelle lettere dai Gesuiti
   il quale dopo aver professato 1' instiluto di costoro in Massaiubrensc a' i5. Agosto 1729. ( Islr. di not. G. A. Ricci
   27. Luglio. Pr. ben. 270. ) sopravvisse circa altri trent' anni
   assicurano Tullj ( p. 96. ) e Giordani ( voi. 2. ) due scrittori clic potevano averlo conosciuto personalmente ed inteso perorare
   che stalo fosse uno de' migliori oratori della Compagnia
   e che avesse sormontato i più riguardcvoli pulpiti del Regno . Il p. felici a no umeruni da Civitella Minore osservante vicn commendato dal Carosi come esimio Oratore e Teologo
   intorno all' anno 1042. Ei predicò con plauso iu S. Zaccaria di Venezia nel 1544• Asserisce Giordani clic Filippo bonvivere di Teramo lasciasse due volumi di poesie latine ed italiane in diversi metri. Costui ebbe un canonicato della cattedrale nel 1703. elio nel 1735. rinunciò in favore di Francesco Bonvivere. L'ex canonico era