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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
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iGG
tuttavia vivcdte nel 174G. quando cscrcilò il drillo di patronato per la sua quota sulla pievanìa ili S. Maria de Prcdis ( Ar. cap. ri. G. ). Tullj ( I'- 76- ) commenda Francesco muzj
figlio del nostro Storico principe
e per aver lasciato in verde età molti manuscritti in prosa ed iu verso
ed in specie lS. Giacomo Interciso opera scenica
e per aver presa cura ili pub-licarc i dialoghi di varia lezione del padre . Aggiungerò eh idi' archivio di S. Giovanni si è conservala una lettera de' ao. Novcmbi ■» " >3. con cui Francesco partecipando alla badessa la morte del genitore avvenuta nella precedente notte
e la condonazione da costui fatta nel testamento degli 1 1. dello stesso mese di quanto sarebbe risultato creditore nell' amministrazione del monastero per più anni tenuta
mostra un all'etto veramente filiale
nè sa cessare dal raccomandare perchè le monache preghino ferventemente pel riposo dell'anima di suo padre . Duo secoli fa i giovani
tuttoché letterati
non arrossivano di professarsi buoni cattolici . Tutto ciò clic la Chiesa di S. Agostino in Teramo ha di meglio in quadri
dorature c suppellettili porta il nome del r. maestro Giambattista confanti di Teramo
coli' epigrafe de verbo Dei. S' egli potè erogare spese certamente rilevanti
mercè i guadagni dalla predicazione ritratti
è giusto inferire clic sormontato avesse ricchi pulpiti
c slato l'osse applaudilo oralorc . Negli al li de' concorsi lo ho frequentemente incontralo esaminatore dal i653. al 1G86: il clic sia detto unicamente per fissare 1' etÃ
in cui Bonfarili fiorì . Non gli saprei perdonare 1' aver tolto 1' antico capo-altare maggiore di gotica architettura
dipinto da Niccolò Jacobelli Fiorentino ( secondo me
della scuola del Gioito ) ove sono tirate sopra 1' oro molle c tulle belle figure
le quali ancora conservano una vivacità c freschezza di colorilo incantevole
se sul nuovo capo-altare uou avesse situato un quadro grande di S. Tommaso da Vjllanova circondato da poveri
con un S. Agostino in gloria
e sopra di esso altro men glande
ma più pregevole quadro ile' SS. Filippo e Giaco-ìlio . Autore del primo fu Giacinto Brandi di Gaeta arlisla riputalo per la composizione e per la l'orza e franchezza di pennello
il quale dalle viceude di sua vita balzato in Teramo ed accollo da D. Giovanni ile Petris dilettante di pittura
eseguì il S. Tommaso a richiesta del P. Bonfanli
c per gratitudine lasciò all' ospite un S. Francesco di Assisi conservalo dai sigg. l'allotta eredi «lei ile Petris . Il secondo ( qualora nella mia poca perizia 11011 prendo un granchio ) è opera del cavalier Calabrese . Ignoro se deb-bansi ascrivere alla munificenza «li F. Giambattista anche quei «lue pregevoli «{uà drctti di contemplativi
clic oggi veggonsi appesi al muro meridionale «lei nostro S. Agostino . cillio lelli ( scrive Toppi
Bibl. Napol. p. 112.) » della Città di Chieti ne' Mnrrucitii
o di Teramo ne' Preculini
Io ag-» giuugo a Monsignor Allacci fol. 58. et a47- tra Poeti antichi » . Tullj . nella sua impazienza
non sospettando clic 1' ambiguo giudizio del Pa-tl itio di Chieti era in buon senso una favorevole sentenza per Tei amo
si alìimiiò ad osservare che se Gillo ( così ei lo chiama p. 4G. ) fu Poeta mitico ed in conseguenza almeno del XV. secolo
abbia a riguardarsi Tc-1 amano
perchè da ammettersi in tempo » in cui la famiglia «le Lellis no->j stia cittadina produsse tanti croi
e noti era ancora diramata in Chicli
>j ma sì bene \i si diramò nel secolo XVI. più innanzi del quale esso » ( il l'oppi ) non adduce uomo di della Città di questo cognome » . Io per verità uou mi sento voglia 'di entrare in lizza co' Chietini per un divo-