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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   iG8
   Â» ma più <1' ogni altro si vede la sua rara eccellenza negli antifonarj di « S. Maria a Propezzano
   in uno de' quali nel principio con lettere ìnaju-» scole così sta scritto : Hoc opus mei Augustini Lconartli de Teramo . >3 Anno Domini MCCCXC. » Gli antifonarj della cattedrale sono
   nò sappiamo da quanto tempo
   scomparsi : ma gli autifonarj di Propezzano sono durati fino alla soppressione di quel convento . Quand' io gli esaminai
   se n' erano tolte tutte le figure e la maggior parte delle lettere iniziali
   miniate con sempre varia e sempre ingegnosa maniera . Da ciò clic restava potei convincermi del merito del nostro artista
   cui non so perchè Tullj non abbia dato luogo fra gli uomini illustri di Teramo. O ci non vide mai i libri corali di Propezzano
   o non seppe far conto di quella vivacità di colori
   specialmente dell' indaco
   e di quella forza di stratificazioni metalliche sopra la pergamena .
   CARLO FORTI
   Architetto del valore che ognuno conosce
   nacque in Teramo a' 29. Luglio 1766. Dopo avere apparato in patria il disegno c le bello lettere
   in età di venti anni si condusse in Napoli per dedicarsi allo studio dell' architettura . Pei progressi da lui fatti meritò in Fcbbrajo 1793. d'essere impiegato
   in qualità d' ingegnere assistente
   nelle opere del porto di Brindisi : quali sospese per le note emergenze del Regno
   richiamalo venne al servigio in Giugno 1801. onde dirigere i lavori della strada Egnazia
   di poi abbandonata . Formato il corpo di Ponti e Strade
   Forti fu nominalo Ingegnere in capo per la divisione del Nord con dccrelo del 7. Fcbbrajo 1809. Ed avendo quel corpo avuta una diversa organizzazione
   Ã¨ slato a lui conservalo il medesimo rango
   col titolo d' Ispettore pel ripartimcnlo dei tre Apruzzi e della contea di Molise
   dal Rcgal decreto de' 18. Marzo 1826. Mi è grato soggiungere che nel i835. sia stalo chiamalo al posto di Segretario della direzione generale in Napoli .
   CECCO APRUTINO
   Vale a dire da Teramo
   giacché nelle carte le quali ci rimangono
   fino al secolo XVII. un prete
   un chierico
   un cittadino di Teramo non altrimenti cnunziavasi clic Sacerdos Aprutinus
   Clericus Aprntinus
   Laicus AprtUinus . Fu egli 1' architetto
   della cui opera si avvalse Galeotto Mala-testa per costruire il ponte delle sortile accosto alla Fortezza vecchia di Ascoli nel i349- ( Marcucci 8. scz. 1. nn. 117. e 121. ): ponte ad un solo arco
   che ancora rimane sopra il fiume Castellano
   trionfando delle ingiurie ornai di cinque secoli : e che fa dedurre il genio del nostro Cecco o Francesco
   per avere in quel tempo di risorgimento delle ai ti belle di buon' ora lasciato il cattivo metodo degli archi acuti
   c disposto quell' arco bellissimo a tutto sesto .
   EUGENIO MICII1TELLI
   Come potrei trasandato
   quando il veggo già collocato fra quegli uomini illustri di Teramo
   de'quali ò trascorso per incidenza a far motto uno