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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
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» chitettura delle chiese di Roma un grosso abbaglio dicendo essere di Car-» lo Maratti
che non si sarà talora neppur sognato di farvelo . Ed altri » espressi senza dubbio ne avrà in altre Chiese
di cui non avrò avuta no-» tizia . M'è bensì noto che il disegno della pittura dell' altare della Chie-» sa di S. Niccolò a Cesarini
dove vien rappresentata Maria Vergine con »i Gesù
S. Giovanni
S. Giuseppe
e S. Lisabctta sia suo ; e mi si » dice che altri disegni abbia fatti ad altri suoi discepoli per quadri d' al-» tari in altre Chiese . E come aperta avea pubblica scuola
e che gli cor-» reva nome d' insegnar con amore
e che vi faceva alle volte col modello » per lor benefizio qualche accademia
non pochi vi concorrevano . Ebbe » però una volta che dir con uno
perchè non mancano mai presun-» tuosi
per la positura del modello
che pretendeva di dargli diversa >j attitudine di quella gli era data da lui . E vedendo questi che ella » era forzata gli disse che non poteva stare
e che stava meglio nel » modo eli' ei 1' aveva aggiustata Ma piccato altamente lo scolare
e vo-» lendo sostenere 1' impegno preso
parlò al Maestro assai risentito
e senza » il rispetto che gli si dovea . Del che egli per nulla alterato
quando for-» se ogni altro 1' avrebbe mandato fuori di scuola
non facendone alcun » conto gli replicò solo che si stupiva d' aver presso di lui così poco con->» cclto . E dubitando d' aver forse torto
e di .potersi essere ingannato
>i soggiunse clic prima che si stabilisse la positura voleva sapere dagli » astanti qual delle due fosse
più naturale
e più propria . Rosi perciò » d' intorno intorno per ricercarne ognuno del parere
tutti si unirono al >j suo
e riprovarono 1' altro dello scolujo senza veruna minima discrepanza. >3 Nè mancò chi lo tacciasse ad alta voce di temerai io e petulante
e che 33 non ammirasse la coutraria modestia e sofferenza. Tanto clic accortosi del »3 mancamento ne commise altro peggiore
poiché in vece di far le scuse
» e di confessarlo
partì borbottando pieno d' ira e di furore
senza riflet->3 tere che niente più della confessione del fallo
e del far le scuse all' of->3 feso ne lava e cancella la macchia . Risero tutti
quando lo viddero in 33 sì fatta guisa partire
e Giambattista senza punto scomporsi
più degli » altri . Ed aggiustato il modello a gusto suo prese il matilatojo e la car-33 Iella
e cominciò ognuno secondo il solito dell' altre sere a disegnare . >3 Ma
o che lo scolare da se pensasse a ciocché fatto aveva
o che -gli 33 fosse insinuato da qualche altro
audò indi a pochi giorni a domandargli 33 perdono
pregandolo a compatire il trascorso non meno che la tardanza
>3 e a volerlo ripigliare nella scuola per segno d' avergli perdonalo . Al che 33 Giambattista rispose che essendo partilo da se senza essere stato da alcuno 33 cacciato
poteva pur tornare
quando avesse voluto . E che le parole 33 pungenti delle incretiici
e de' ragazzi non arrivando mai a passar la 33 camicia
egli non si era dalle sue neppur per ombra sentito toccar la 33 pelle . Spiacevagli bensì lo scandalo
ed il cattivo esempio
che poteva 33 aver dato agli altri scolari
e dubitando di qualche altra raggazzata j;li 33 soggiunse che stesse ben bene in cervello ; perchè servito si sarebbe del >3 precetto evangelico
6e di bel nuovo vi fosse caduto . E seguitando a 33 parlargli amorevolmente seguitò eziandio a trattario colla primiera genli-33 lezza e cortesìa . Aveva questi una sorella maggior di lui
non meno >3 onesta che bella
e non meu bella che destra
abile e vezzosa ; poiché >3 ricamava a maraviglia
disegnava assai bene
ed intagliava in rame d'un