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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   riscossa dopo esser egli stato nel 1S07. ferito nel fatto di armi di Mileto
   allorché nella carriera cominciata fin dal 1785. da semplice soldato eia pervenuto al grado di primo Ajutante del reggimento Principe li : non tanto per la medaglia di costante attaccamento
   per la decorazione di Castalla e per la distinzione di Tarragona
   meritate allor quando in Sicilia e nella Spagna servì da Tenente nei reggimenti Presidio e I. Estero : e molto meno per la croce di dritto dell' ordine militare di S. Giorgio avuta nel 1819
   mcntr' era Tenente nel corpo de' fucilieri Regali ; quanto per più cicatrici . A cause della rivoluzione di Napoli nel 1047- chiamate dal Viceré duca d' Arcos le milizie provinciali aJ unirsi colle truppe di linea in Avcrsa ed in Capua ; primo a comparire fu simone marcocci di Civitella capitano del riparlimento
   che da Civitella appunto prendeva il nome . Ivi venne a lui pure affidato il comando delle compagnie di Lanciano
   di Cliie-ti
   di Guardiagrele e di Teramo . Dopo clic la capitale ebbe fatta la sua sommissione
   le milizie furono rinviate alle provincie
   ove ancor durava il bisogno di forze : ma il Marcucci non partì da Capila senza attcstalo di sua lodevole condotta soscritlo dal maestro di campo Fabrizio di Acquaviva in data de' Aprile 1648. esaminato dal Carosi ( p. ai. e 22. ). Alessandro di Andrea
   descrivendo la guerra da Paolo IV. provocata
   lodò il valore dal capitano smeriglio di Civitella spiegalo nel famoso assedio del 155-j. Lo storico 11011 ce ne disse il cognome
   ma sappiamo da Carosi ( p. 18. e ao. ) eli' era ferretti
   c che costui deinde in Dalmatia servitiis Venetia~ rum Reipublica: se adducens
   et lionoratus titillo Statoris ( Sergente ) Generalis
   in Reipublica: benejicium multa cwnulavit . Nel cap. LXIX. vedemmo che per la ragione medesima il coulempoiamo e ben informato di Andrea tessè cnconij a tullio di civitella capitano di una compagnia di suoi compatrioti . Notando Muzj ( di. nis. in fine ) i capitani di fanterìa partoriti da Teramo
   ricorda » Marco di Cortopasso e Jucca
   che inter-« vennero al fallo d' armi della Cirignola
   nella quale i Francesi furono » fracassali e rotti . Intervenne anco al detto fallo d' armi Gio. Francesco » Muzj Capitano di cavalli leggieri etc. Poco appresso fu Capitano d' infan-« terìu e Sergente maggiore di un colonnello d 1 lauti vincenzo consorti
   clic » intervenne alla presa del Re di Francia a Pavia nell' anno i5a5 : quando » l' Imperatore andò in Marsiglia
   e che gli fu fallo il tradimento doppio : ì> quando uel i535. prese Tuncsi e la Goletta : e quando volendo andare » ad Algeri
   ebbe infelice successo . Il quale Capitano Vincenzo è moito » d' infermità in Teramo 1' auno i545 » . La fede dunque del magistrato civico de' 22. Marzo i582. riportata da Tullj ( p. ult. ).non merita interamente /t'    e dee per lo meno riguardarsi come una di quelle calle ni l le quali non occorre squiltiuaic la verità a rigore
   e in cui facilmeute si-scgue la massima favores sunt amplia/idi . Venne rilasciata a prò di Fabrizio Consorte
   cittadino onorato ma povero » figlio del quondam Magnifico " Capitano Vincenzo Consorte di questa Ciltà
   il quale mentre visse si » portò nobilmente servendo la felice memoria della Cesarea Maestà di Car->j lo quinto
   et poi dell' Invittissimo et Catholico Re Filippo suo figlio et » nostro Signore iu più carichi di Capitan di fanterìe
   Sargente maggiore
   Â» et Mastro di campo
   seguendo le pedate de' suoi antecessori
   i quali hau-» no servilo li passati Re di questo regno in simili carichi
   et altri
   et di » Corouelli ; come fu tra li altri il quondam Gioantnariuo Consorte 3 zio
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