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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244
Digitalizzazione OCR e Pubblicazione a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
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mi' opera rimarchevole
ha meritalo altresì che io le dessi luogo fra le donne illustri della nostra Regione .
MARIA-FELICE PALAFERRI
Immediatamente dopo la morte di costei
di sua vita raccolse autentiche notizie I' arcidiacono Matteo Tullj
il quale ebbe in mano un pieno ragguaglio del P. maestro Angcletti conventuale
ordinario confessore della medesima : simile di D. Marcantonio di Annibale parroco di Castellammare
che per più anni ne avea diretto lo spirilo : le deposizioni di suor Angela Ciii'ini di Spiano
di lei amica e spesso compagna de' viaggi : le risposte della prefetta delle monache concezionistc di Ascoli
della supcriora del conservatorio di S. Giuseppe
e della sig. Teresa Crucianl convittricc del Bambino Gesù : un attestato di suor Maria Teresa de' Filippi
fondatrice e priora del conservatorio delle serve di Maria Addolorata di Chicli ( poiché la Palaferri prendeva a preferenza riposo ed alloggio nelle comunità religióse senza clausura ) ed altro di D. Francesco Melchiorre parroco di S. Agata della stessa cittÃ
che più d' una volta avea ascoltato le confessioni ed in particolari colloquj scandagliato il fondo della nostra monacella . Ecco il succo degli otto documenti . La serva di Dio
come in essi è chiamata
nacque in Teramo nel dì 8. Dicembre 17:11. da poveri ma onesti genitori . Sì fatta circostanza di tempo spiega perchè ella stata fosse di poi sommamente zelante dell' immacolato concepimento della Vergine : ignoro però 1' attrattiva che la rendè pur molto divota di S. Vincenzo Ferrcri . Qualunque sia la ragione della maggiore influenza che il coslume delle madri
più elio quello dei padri
sia solito avere sulla riuscita de' figli ; è a me paruto osservare nel leggero lo vite do' Santi
che tutti
o quasi tutti
abbiano avuto in sorte pie genitrici
c tale appunto era Agnese Grammartirc madre di Maria-Felice . Prescindendo da questo vantaggio
fu dessa fin dall' età dell' innocenza prevenuta dai favori della Grazia . Di cinque anni
ascoltando Messa uella Chiesa di S. Antonio Abate
una voce interna la invitò a meditar la passione di G. C. in pari tempo alla sua mente così al vivo rappresentala
ili' ella si pose a piangere dirottamente : e da allora il dono delle lagrime a lei divenne abituale nelle orazioni
protratte anche di notte in una grotticella sotto lo scale di sua misera casa . Fece grandi istanze per essere ammessa alla sagramentalc Comunione nell' età di 9. anni : si rassegnò per altro alla volontà della madre e
del primo confessore P. Angcletti
che differirono all' anno dodicesimo 1' adempimento dell' ardente desiderio
nell' appagare il quale Maria-Felice comparve un serafino di amore . Lo stesso P. Angcletti
dietro lunghe di lei premure e quando contava venti anni di etÃ
la vestì dell' abito del terzo ordine di S. Francesco . Allorché Angelctti trovavasi assente
essa prcvalevasi del P. Domenico do Augelis di ('filino
anch'ci conventuale c discreto direttore di spirito : e costui passato
pei frequenti cambiamenti di stanza cui vanno i Regolari soggetti
al convento di S. Omero ; la Palaferri anziché avventurarsi con confessori igno-1 aliti di ascetica
si determinò ad andare piuttosto a confessarsi a S. Ouie-10
sup rando in qualunque stagione la cattiva strada di dodici miglia. la un mese di Gennajo ( dovè essere del 1748. o 1749- ) incontrata dal vicario Apostolico Ginnetti c consigliata a non tentare il varco del Salino