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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   I9I.
   straordinariamente gonfio
   onde appena coli' njulo di buon cavallo egli era uscito salvo
   e quindi pure vicino al fiume da un contadino Bellantese ; questi vide che la mouacbetta
   fatta sulla sponda breve orazione
   piena di confidenza nell' Onnipotente
   disse : acque senza peccato fatemi passare per carità ( 1' espressione per carità le era usuale ) e clic munitasi del segno di croce trovossi all' opposta riva . Intanto tali viaggi
   assai frequenti per la legge che aveasi imposta di sottomettere al direttore quanto le avvenisse nell' anima
   produssero due beni : la frequenza dei Sagramenli dal suo esempio e dalle sue parole in S. Omero promossa
   e 1' istruzione de' pastorelli
   con cui cammin facendo imbattevasi
   a'quali inseguiva la dottrina cristiana c ad amar Dio
   seco portando
   a fin di allcttarli
   tozzi di pane e frutti secchi . Gli andirivieni fra Teramo e S. Omero durarono per lo spazio di cinque anni
   ne cessarono se non per la morte del de Angelis. Penetrata del quanto importi la scelta d' illuminato regolatore
   ne andò poscia cercando iu Campii
   ove animò parecchie donzelle alla pietà ed a vestir 1' abito di terziarie : in Civitella
   ove con dolci rimostranze ridusse a penitenza uno scapestrato cadetto dell' armata
   da sette anni lonlauo dalla moglie c dai Sagramenli : in Ascoli
   ove recossi a conferire col dolio e zelante missionario abate Marcucci : ed in Montorio
   ove congedandosi da un prete immerso in segrete sregolatezze
   a lui baciò la mano e disse: sapete perchè vi ho baciata la mano ? Stringendosi colui nelle spalle
   ella ripigliò : perchè vi facciate Santo: accent\ $lic ebbero forza di toccargli il cuore
   e di riscuoterlo dai disordini . A qucll' ora erasi convinta dei guadagni che le frullavano i viaggi
   e della destinazione ad esser
   come diceva
   la monaca pellegrina : dappoiché essendo andata ad Assisi per le indulgenze de' 2. Agosto
   e trafitta da cordoglio pei parlari osceni e dissipati
   a' quali ab-bandonavasi la comitiva ; si pose in prima a camminare scalza fuori strada tra i sassi e vicino alle siepi
   onde i piedi grondassero sangue
   e la brigata imparasse che simile viaggio rassomigliar dovea alla via percorsa dal Redentore dal pretorio al calvario : indi qutmdo conobbe quella disposta ad ascoltare
   seppe in guisa esporre la necessità ed il modo di prepararsi ad una buona confessione
   senza la quale vano sarebbe slato sperare il conseguimento delle indulgenze ; che la fine del viaggio riuscì ben diversa dal principio. Collo slesso scopo d'impedire i peccati e di edificare il prossimo
   c sempre
   più o meno
   col medesimo profitto
   si portò altre tredici volte in Assisi
   diciassette alla santa Casa di Loreto
   ed una volta in Roma . Tanto 6 vero che 1' amore verso Dio non può essere
   e realmente non è mai
   disgiunto dall' amor vero verso il prossimo : e che il manclavit uni-cuique de proximo suo non soffre eccezione nè d' illetterati
   com' era Maria-Felice
   nè di poveri
   a' quali
   se non altro
   rimane aperto il campo alle opere di misericordia spirituali
   cioè alle più belle . Non è che la Pa-laferri non si esercitasse in queste eziandio nella patria
   coli' insegnare la dottrina cristiana e la pratica di meditare alle fanciulle
   e dove tra le sue allieve sono spiccate tre donzelle di cognome Pompa
   le quali oggi
   scrisse il di Annibale
   sono divenute lo specchio di Teramo____ hanno rinuncialo al inondo
   e seguitano la via di-perfezione appresa da essa : ma pare che la santa industria di lucrare o infervorar delle anime
   in occasione de' viaggi
   slata fosse la particolare distintiva della monaca pellegrina . Quando poi oggetto del viaggio era il ben essere della propria coscienza