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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   per esempio allorché lemcndo il' illusione diabolica in certe spirituali consolazioni
   di peccare in desiderando di presto morire
   c di potersi nasconderò alcuna imperfezione in quel suo tanto viaggiare
   si condusse in prima a Castellammare per riabboccarsi col pio di Annibale
   indi a Chicli per confabulare colla serva di Dio M. Teresa de'Filippi
   ed in ultimo alla Majcl-la per udire il parere di un Abate celestino
   cui correva voce di gran co-uoscitore di ascetica ; poste le rotte scarpe sul grembiale
   camminava scalza e sola . L' avviso del P. Abate sul terzo punto
   dopo un giorno intero di esame
   fu eh' ella continuasse a viaggiare come per lo avariti
   poiché cosi avrebbe apportato bene al prossimo più di qualsivoglia predicatore . Reduce dalla Majella a Chicti e fermata nel conservatorio delle serve di Maria
   la lor fondatrice ebbe ad asserire in disparte alle sue consorelle sembrare a lei cotanto soda la virtù di Maria-Felice
   che riputava costei adatta a soffrire i tormenti di un martirio . Parole in certo modo profetiche
   analoghe a quelle lo quali fuggivano di bocca alla nostra Monacclla
   clic morrebbe di breve e non in Teramo . Erasi portata a Fermo
   onde conferire col rinomato P. Navarro prete dell' Oratorio
   c si erano esasperati due tumori incalliti nelle ginocchia
   causati dal lungo orare
   quando Dio permise clic imperito chirurgo si avvisasse a praticare il taglio
   ed a praticarlo cotanto scioperatamente che il forro giunse al vivo. Quindi tra spasimi e convulsioni
   senza che alla paziente scappala fosse una sola parola di lamento
   iu quella ciltù con volto giulivo riposò nel Signore a'4. Dicembre iy5S : e nella stessa sera apparve ammantata di candida veste alla sullodala Maria Teresa in Chicti
   e ad Angela Cimini in Spiano .
   Maria-Felice era di giusta statura
   avea belle fattezze ed assai vivaci gli occhi
   fissi ordinariameute al ciclo . II suo carattere era disinvolto
   semplice e gioviale : ma
   soggiunge Angclclti
   si sentiva morire
   quando sapeva che si offendeva Dio
   talché facea per li peccatori asprissime penitenze . Neil' eia più verde indossava nei venerdì una camicia intessuta delle spino da cui nascono gli asparagi
   le quali seccandosi le restavano confitte nella carne : in prosieguo adoperò la camicia di lana schiavona irsuta
   ed un cilizio di acciajo . Chiamava il corpo suo senatore
   pochissimo lo nutriva
   e di ordinario non accordava ad esso altrove riposo clic sullo spazzo . Non partiva da Teramo senza 1' obbedienza iu iscritto del confessore
   che le limitava luoghi
   tempo e persone : e 1' esibirla ai confessori straordinarj risparmiava una moltitudine d' interrogazioni e di schiarimenti . L' esimia di lei obbedienza fu messa in Chicti a due pruove . Tornando dalla Maiella
   volino sorpresa nel conservatorio sopra indicalo da fiero dolo-io di denti : parve a suor M. Teresa conducente elio se no facesse tirar due
   c la Palafcrri ubbidì senza replica
   col dire sorridendo: sono entrata giovane in questo santo luogo
   e ne riesco vecchia . Di Annibale osservò che dei due denti
   uno ne prese a conservare come preziosa reliquia M. Teresa
   1' altro il parroco Melchiorre . La seconda pruova si fu elio costui guardandola da silo ove 11011 poteva essere scoperto
   dopo eh' ella crasi comunicala
   la %ide rapita ed in una specie di amoroso deliquio
   da cui tre volte la riscosse mediante altrettanti precetti meramente interni : dal clic ;it
   Ã¬ ad accertarsi che Dio
   cui solo poteva esser noto ciò elio passava nella mente di lui
   c non l' ipocrisia o lo spirito diabolico guidava la Santa di Teramo
   como 1' appellavano . Tribulazioni non potevano mancarle
   da