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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   dall' odierno alveo del Tronlo rimano ancho oggi una cavità
   che appellano Tronto vecchio
   ove il naturale pendio delle terre continua a jiortare qualche scolo di acque
   di modo che non vi ha stagione dell' anno
   iu cui non v' impaludino . Sicché il fiume
   dopo aver rosa la serie degli alti colli da Rocca di Muito a Colonnella
   seguiva la diramazione eh' essi fanno da Colonnella verso ostro
   aprendosi adito nelle adjacenze di Martin-Securo. Assodato che tale fa il corso del Tronto
   b forza convenire
   così per le fisiche posizioni
   come a causa del progressivo e lento torcimento de' fiumi
   che la foce primitiva del Tronto fu ad un' altra metà di miglio al sud di quella
   che ora dicesi Toronto vecchio : fu
   vale a dire
   tra la Salaria ed il casino del sig. Nemesio Ricci . Ciò che viene a corroborare 1' illazione non è soltanto che ovunque colaggiù si cavi
   tosto si rinvenga arena di mare : ma è i. il nome
   che dalla contrada si porta
   di Marina vecchia
   da dimostrare che nei secoli rimoti quello era il luogo degli afTari di mare : e di Pantiera ( patronimico di Pantano ) da persuadere che ivi erano accaduti de' ristagni
   avanti che cominciassero ad accadere a Tronto vecchio : 2. 1' andarvisi disotterrando chiodi e frantumi di legnami serviti a costruzioni marittime
   da indicare che ivi era stata la prisca foce del Tronto ed mi navale . Bene stabilito il punto di contatto del fiume col mare
   la situazione di Truento si appalesa da se ; mentre basta alzare gli occhi al sud ovest
   per vedere all' intervallo di un miglio
   o poco più
   la sovrapposta dominante eminenza della Civita : e basta riflettere che nè di qui ne di là da Tronto vi ha altro avanzo di città
   altro nome di Civita ^ Cdo. a Cu-pra
   lenimento di Marano )
   altra posizione con cui nel tntto insieme si accordino le distanze testò rammentate . Se mi si domandasse perchè i Li-burni non piantarono Truento alla foce del Tronlo
   risponderci che i dotti ci rappresentano le basse coste dell' Italia allorquando cominciò ad essere abitata
   come sommerse nello acque : che il pendìo dalla Civita al mare va soggetto a scoscendimenti : che i vantaggi della salubrità
   della naturala fortezza e dell' amenità erano a valutarsi nella fondazione ; elio il castro del supcriore Salino non uno
   ma due miglia fu lontano dall' imboccatura del suo fiume: e che quando esiste un fatto storico
   importa poco il non sapersene indovinar le cagioni . Intanto prima di abbandonare la Marina vecchia o Pantiera
   gittiamo uno sguardo compassionevole sui segnali che vi rimangono di Torri a Tronto
   specialmente sopra un intoro o quasi intero lato dello sue mura
   accosto alla linea occidentale della nuova Regia .strada
   ad uno scarso miglio a mezzogiorno di Martin-Securo ; avendo il silo di Torri a Tronto a somministrarci del lume nell' oscurità della questione se Truento fu identico
   o no
   a Castro-Truentino
   alla quale in' in-noltro .
   A fin di procedere con ordine
   separiamo le menzioni e i monumenti spettanti a Truento da quelli che appartengono a Castro Trucidino . Parlano di Truento Plinio
   Strabone
   Pomponio Mela
   un segmento dell' Autoni-niano itinerario
   come or ora si è scorto
   e Frontino : Truentum Jìnitur ut supra diximus de agro Teatino . Alla città medesima è relativa 1' iscrizione MVL1ER TR VENTINA etc. ed un laici colo SA13INVS TRVENT. 1' una e l'altra appo Muratori ( Thes. vet• inscrip. p. 1090. e 1095. ). Eziandio Truento concerne la lapida di T. Pussurio ( vedi p. ai. ) iu proposito della quale mi affretto a soggiungere che il sig. de Paulis
   negli