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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ao3
   [>ag. aa. in fine del cap. IV. Nè meno dee riuscir discaro il conosco e le il sig. Micali ha scritto sul conto nostro nella nuova di ltii opera Storia degli antichi popoli Italiani
   Firenze i83a. Mi ha confortato il vedere l'armonìa fra quel che 1' autore in breve ha detto ( to. i. cap. 9. ) e quel eli' io contemporaneamente diceva sulla memoria de' Siculi nel nome di Valle Siciliana : sull' origine della nazione Picena dai Sabini
   de' quali egli esalta la robustezza
   il marziale valore
   1' amore alla fatica
   la temperanza
   il religioso costume e quel regolato vivere antico
   che meritarono in ogni secolo tante lodi alla progenie Sabina da lui nominata in fronte alla razza degli Osci
   o sia del grande stipite italiano abitatore degli Appennini dell' Italia meridionale : sull' anteriorità della deduzione
   la quale diede origine ai Piceni
   all' altra che costituì la stirpe Sannite : e sulla grande popolazione del Piceno
   che quantunque soggettato a Roma dopo grandi guasti nel /f85. si mantenne pur sempre la contrada più numerosa dell' Italia media — Benché il territorio dei Pretuzj si trovi geograficamente descritto nel Piceno
   col quale confinava a mezzogiorno
   meglio avrebbe dctlo a settentrione
   per mezzo del Tronto
   erasi più accostato alla verità nell' opera precedente ; tuttavia formavano essi da per se una società separata
   libera e indipendente . Plinio distingue in questa regione tre distretti Pretuziano
   Palmense
   e Adriano
   con Interamna
   oggi Teramo
   città principale posta nelle montagne ( Plin. III. i3. ) . Che il n. a. abbia situata Iuteramnia nelle montagne
   Ã¨ questo un equivoco da non tenersene conto : mi fa peso però eh' ei faccia dire a Plinio quel chc Plinio non ha delto nè sulla inclusione dell' agro Palmense ed Atriano nella regione de' Pretuzj
   nè sai dritto metropolitico d' Intcramnia . La qualità del paese tutto alpestre
   rotto da numero d' impetuosi fiumi e di torrenti
   e forse per natura il più aspro delT Abruzzo superiore
   poneva i Pretuzj in condizione assai meno propizia dei Piceni. Non altro che la fantasìa ha dovuto al Micali rappresentare il Prctuzio come straordinariamente montuoso e quasi inaccessibile . Con tali tetri colori lo avea dipinto nell' Italia avanti il dominio de' Romani
   e da lui li prese in prestito il Bossi . Ora che nella nuova opera ha rifuso la prima
   ha voluto lor dare una tinta ancor più caricata . In quanto a me
   non iscorgo alcuna differenza naturale tra il Pretuzio ed il Piceno . Così quello come questo
   n He parti medie etf inferiori
   risulta da serie di colline
   le quali staccandosi dall' orientale catena degli Appennini vanno
   sempre addolcendosi
   sempre coltivate e spai se di abitazioni
   fin presso al mare . Lasciano esse tra mezzo vasti
   piani e fertili bacini
   ciascuno col corso di un fiume alimentato dalle gronde delle opposte alture
   coni' è fra noi il Vomano
   il Tordino
   il Salino e la Librata . Ecco 1' alpestre
   il rotto
   1' aspro
   il montuoso paese ! L' orizzontale zona sulla spiaggia dell' Adriatico
   ove i Sabini frequentavano una strada sufficiente a non piccoli trasporti
   anche prima della conquista de' Romani
   basta a persuadere che il Pretuzio non sia stalo mai quasi inaccessibile . Non ostante ciò
   Mirali prosieguo
   per V opportunità delle spiagge a mare
   vedemmo che qui si allogarono in diversi tempi Illirici
   Umbri e Toschi
   disputandosi V un V altro i vantaggi
   che davano loro quelle stazioni e terre marine . Ma gli Etruschi principalmente dell' Adria veneta fondandovi
   come puossi presumere la nuova Adria ( non vorrei garantire sì fatta presunzione ) vi tennero più fermo stato
   atteso la conio-