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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   S. Omero c «li Torloreto slati ne sarebbero esclusi . Quindi
   come se pensalo si fosse a riparare alla capricciosa defezione del divisore
   la parte inferiore della pianura di S. Egidio rimase Spartita fra i Pretuziani ed i Piceni
   e la Mclella venne condotta tra gli uni e gli altri . È perciò che la Salarci ivi lascia a dritta la parrocchia di Ponzano diocesi Aprutina
   ed a manca la parrocchia di S. Egidio diocesi Ascolana ( dopo Sislo V. di Mon-talto ) . Durava poco la Melclla a nuovamente prescrivere termine ai due popoli ; mentre la frontiera occidentale delle pertinenze di Carrufo
   parrocchia di S. Omero e diocesi Aprutina
   accogliendo in se la rotabile strada ed abbracciando 1' intera pianura dal Salino alla librala
   slargava sino a questo secondo fiume il confine tra il Pretuzio e la pertica non più di Ascoli ma di Truento
   fino al mare . Inesatte iinperlanto
   comcchò non erronee
   si hanno a riguardare le autorità tanto di chi ha indicalo il Salino
   
   quanlo di chi ha assegnata la librata per limile del nostra agro . La precipua ragione su cui fondo il mio particolarizzato dilisamento circa la disegnata linea terminale dall' apice degli Appennini alla foce della Ubrata e clic a rintracciare le divisioni politiche sussistenti nei tempi del Romano impero non vi ha guida più sicura delle antiche circoscrizioni delle diocesi vescovili . Or in quanti documenti
   alla questione relativi
   ci siamo im-Laltuli
   e nel libro ccnsualc ( Cap. LXV. ) che per noi è una descrizione topografica
   tulle le parrocchie e Chiese erette di qua dalla fissata linea vengono descritte nella diocesi Aprutina : e niuna vi s' incontra delle parroc-ch ic a Chiese situale al di là . Questa doppia riflessione non mi fa cedere al solletico di adottare le correzioni clic il Brandi marte si e avvisato di fare ai lesti comuni di Plinio
   secondo le quali parrebbe che il confine nord-est dell' agro Preludiano si potesse stendere noti solamente oltre la Librata
   ma eziandio oltre il Tronto . Dissimular non intendo che nel poliplico libro si leggono le parrocchie e le Chiese di Monsanpolo c di Controguerra . Iu ordine a Monsanpolo però ho ad osservare clic certamente nel iojo. ( I. 120. IV. ic)-j. ) e verisitnilraenle fin dai cambiamenti nelle forme civili d;ii Longobardi operati
   le sue pertinenze facevano parte dell' Spruzzo . Il l'ranco signore territoriale
   autore della prima e meschina incastellazione
   era soggetto al conte Aprutino : e la ragione ecclesiastica del novello paese si adattò facilmente alla civile. Simile e la mia opinione riguardo a Controguerra
   anch' esso moderno castello
   eccitato nell' amplialo dominio dell' Aprutino conte: e sulle cui adjaccnze
   avanti 1' incastellazione ed il soggiaeimenlo al vescovo Aprutino
   vado sospettando che il preposto regolare di S. Benedetto ad Trivium
   insieme coli' ingerenza parrocchiale
   arrogata si avesse 1' eminente
   ad esempio dei circostanti preposti di S. Maria di Mejulano
   di S. Martino a Nereto
   e di S. Flaviano in Torano . Il numero delle nullius sorte nell' agro una volta Trucntino mi fa creder che dad-dovero Truento ebbe sede vescovile
   almeno fino a tulio il secolo V: e che rimasta quella diocesi eredità giacente
   poterono i Monaci appropriarsi senza ostacolo la piena giurisdizione sopra i Ior filiani . La confluazione poi del Regno collo stalo Pontificio anche adesso vigente
   a parer mio occasionata dai punti più o meno innoltrati
   a' quali i Normanni institutori della Siciliana monarchia eransi estesi e dove arrcstaronsi ( I. i32. i55. ) lasciò in— tatti i rapporti meramente spirituali . Il divario
   benché iu se stesso intral-ciatissiino fra la prisca e la nuova frontiera si distinguerà a colpo ci' occhio