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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Uglielli dunque la incontrò meglio nel primo scrivere elio nell' appendice . Ed ecco assicurato a Giovanni il posto fra Berardo e Gualtiero
   non nel isSS. però
   com'era ad Uglielli paruto
   ma Ira il i ?.0o. ed il 12O4.
   pag. 26. lii». i\\. dopo le parole di quel Feudo aggiungasi. L'opera del vivente Angelantouio Scotti intitolata Sjrllabus membranarum ad Regine Siclce archiviuni pertinentium : volameli 1. giuntami teste fra le mani contiene due documenti
   i quali finiscono a convincere clic 1' inesorabile Angioino anche nella nostra Regione avesse spiegala severità con delle confische. Ecco il succo del primo
   tal quale ci vien dato dall' autore ( p. 25. ) 5. Januarii Campii — Bartholomtvus dominiVitalis
   ut exequatur mandatimi Jacobi Rogadei Vicesecreti Curia: in Aprili io
   quod exeribitur
   post subliastationem et Jidciussioneni locai in cabellam Berardo de Laco-vinde ( credo clic il testo abbia de Lacoviride ) quamdam domani et vincavi
   qua' fuerunt ad Curiam devolutee
   prò unica auri 1. ponderis generate — Per Thomani Melplieranuni Notarium Campii . Fu questi il redattore della carta . I nomi di Secreto e di Vicesecreto
   rare volte usati fuori Regno
   indicano impiegati finanzieri. Nel dì 21. dello stesso mese il giurato di Molitorio
   in esecuzione di mandato del suddetto Vicesecrelo
   parimenti dopo la subasta e con garanlìa
   dà in affitto per la corrisposta di sei once d' oro a Lorenzo q. Roberto di Molitorio maggiore offerente reddi-tus et proventus Castri Roseti
   cani liiis que. Jacobus de Roseto olini abuit in Castro Montoni
   nec non iura redditus et proventus que Gervi-nus
   Ramnisius
   Honorius
   et Jacobus de Serris proclìtores Domini nostri Regis et habuerunt in Caslris Triani . De terris et earum pertinentiis cum omnibus que predicli tcnuc.riuit in. predictis terris cum banco iustitie plasiis consuetis penis et bannis iuste impositis et contemptis cum redditi-bus in pecunia
   nec non demaniorum
   morticiorum
   et excadentiarum
   ac molendinorum
   ci cum omnibus aliis iuribus ad eadem iura spedanti-bus
   sieut hodie sunt in manti curie . Sono queste le precise parole del testo riportato nella nota 1. pag. 26. I signori dunque di Roselo ( nell'antica circoscrizione di tal feudo ) e di Serra ( Stefanesca
   presso Acquarato-]a ) furono puniti come rei di allo tradimento
   senza dubbio per aver mostrata qualche simpatìa per Corradino. Di leggieri si comprendono tutti quei rami di rendite feudali
   {giovando solo avvertire
   in dilucidazione della parola morticiorum
   che morticium o morlalagium dinotava il jus del feudatario di succedere ai vassalli morti senza testamento : jus ridotto talvolta ad una prestazione fissa
   da pagarsi dagli credi di qualunque defonto
   onde si disse pur mortalia quasi mortili talia .
   pag. 29. lin. 5. in fine . In altri documenti dallo stesso scrittore pubblicali s' incontrano i nomi di quattro nostri giustizieri
   durante il regno di Carlo I. Guigliclmo di S. Giuliano giustiziere di Apruzzo nel 1268. Egidio di S. Liceto giustiziere di Apruzzo ultra Jlumen Piscaria: nel 1274* Guglielmo Brunclli giustiziere di Apruzzo
   dal quale in Febbrajo e Marzo 1279. più volte è rinnovato 1' ordine del Re Baronibus recensitis
   ut ad Jinem mensis Aprilis armis et equis se muniant ad iussa Begis capessen-da . Poiicio de Blaucoforte giustiziere di Apnizzo nel 1281. Quali notizie coincidono perfettamente a quanto avea io detto sull' epoca vera della divisione dell' Apruzzo e della rassegna de' feudatarj
   e sull' essersi sovente governate entrambe le provincie
   anche dopo la separazione
   da un solo giustiziere .