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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   illustri (li Chicli p. i3t. è egli con ine ronvenuto in sostanza di non aversi documento anteriore alla bolla di Clemente VII. nel 15aC». di essersi fissata in Chieti la residenza ordinaria del supremo magistrato e della Regia udienza degli Apruzzi : e nel voi. 3. della Collezione ha candidamente inserito le istruzioni date dalla città di Chieti a Nicolò de Renzo
   nel 151^ deputato ad impetrare dal Viceré generale che in un pagamento straordinario di due. 3oo. s' intendessero compresi tre castelli
   solili a contribuire ai bisogni dello stanziare del Viceré della provincia e della sua udienza
   quando se retrova in detta Cita ( p. ult. ) . Or se fino ni i5a6. il primo dei tre*tapi-luogo delle Apruzzesi provincie vantar non può altra più antica e sicura pruova di sua preeiniuenza ^ ha del meraviglioso quel che il sig. Gentili ha detto ( Quadro etc. p. ) " Carlo li. nel 1289. ctc. con »> suo diploma ordino clic si conservasse Penna nella dignità e prccmiiier.za » metropolitana della provincia pennese . Dal re Ladislao in Napoli
   ai 21. » Marzo del i4o5
   e dalla Regina Giovanna 11
   ai 18 Giugno i43o fu » Penna dichiarala Città reale
   capo di provincia
   Â«- luogo di residenza del » preside
   ciò che confermarono
   in seguito
   anche il re Alfonso
   Ferdi-» nando
   Federico e Roberto » : e lo ha ripetuto nella p. cjc). Un' asserzione renduta sospetta dalla posizione di Roberto in seguito non solamente di Ladislao c di Giovanna
   ma eziandìo de' mentovati tre Re della dinastìa Aragonese : un* asserzione unicamente poggiata alla testimonianza del favoleggiatore Casali : un' asserzione patentemente e costantemente contraddetta dal fatto
   e smentita dal titolo di preside
   clic i governatori dell' Apruzzo citra ed ultra non avevano né meno nel tegno di Federico
   il quale stato sarel>-be 1' ultimo degl' indicati monarchi
   uon avrebbe dovuta meritare attenzione di sorta . Pure avend' io voluto supporre clic negli archivj di Penne realmente esistessero i citati diplomf
   e che ciascuno di essi contenesse alcuna cosa capace di giustificare in qualche modo le espressioni del sig. Gentili ; ho scritto separatamente a due miei amici c cultori cUlle patrie antichità
   sigg". areici
   del Nunzio' e dot. Lauriti
   perchè si couq iacessoro darmi notizia di quanti Regj diplomi conservansi negli archivj di Penne : ed ecco il compendio dello loro cortesi e concordi risposte . Niun diploma vi ha né di Carlo II. né di Federico. Roberto nel i338. non fece che ordinare al milite Pietro de Pira
   capitano di Penne
   di sgravare dai pesi fiscali la città
   per aver dovuta riparar le mura
   ricostruir le poi te c conti rare un palazzo prctoriale . Ladislao nel i4o5. si limitò a prescrivere che il capitano e gli altri ufliziali pe' loro gapj si contentassero di percepire il solilo
   e che in fine de' rispettivi esercizj fossero sottoposti al sindacato . Giovanna II. nel i43o. a suppliche dell' università di Penne dispose che il Giustiziere di Apruzzo ultra ed i subalterni di lui
   usciti dai rispettivi uflizj
   dovessero soggiacere a sindacalo in Penne
   et per (lirs orto { prò ipsa sindacatione complenda
   moram traliere in Civi tate prcedicta (1). Si hanno di Alfonso due diplomi
   uno del i446- un altro del 144^- entrambi concernenti la remissione di taluni pagamenti fiscali . E sono pur due i privilegj di Fcr-
   (1) Kra giusto clic chi avea governato 1' intera provincia
   e molto più una provincia fino a qm 1-l'epoca
   fuor di dubbio
   senta città capitale e di fissa residenza
   subiste scrutinio in tutte le comuni
   e specialmente nelle principali . Simile dovere corse in seguito agli uditori generali degli stali Farncsiaoi .