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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5

Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti, 1835-1836, pagine 244

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   dinando : il primo del i^jS. con cui donò a Penne i castelli di Bclmonte e di Fatinola ( oggi 'Mou telici lo e Farindola ): il secondo del i486. col quale le donò il castello di Bacucco . Lodevolissima è la carità verso la patria
   quando però sia subordinata al rispetto clic debbesi alla verità e sia regolata da sana critica .
   Qui non si arresta il sig. Gentili
   e passa a dire ( p. 49- ) » Casi duta città di Penna in mano dei francesi
   nel 1799. etc. per negligenza » di Penna medesima
   vennero stabiliti i tribunali civili e criminali in » Teramo
   quale venne destinalo per capo di provincia
   residenza dell' in-» tendente
   capitale del ramo amministrativo della polizia
   e sede del « consiglio provinciale
   si che Penna restò semplicemente capo-luogo del » 2.0 distretto » . Se si trattasse di estero scrittore
   gli direi : possibile che in vostra mano non sia giunta veruna raccolta di dispacci
   veruna corografia
   veruna statistica
   verun dizionario
   vernn notiziario del Regno
   onde rilevare clic prima del 1799. e fin dal 1684
   Teramo era capo di provincia ? Ma trattandosi di un mio comprovinciale
   debbo dirgli : possibile che non mai siavi passalo soli' occhio
   o manoscritto o stampato
   alcun ordinativo del Preside di Teramo
   alcuna sentenza della Regia Udienza di Teramo
   e di epoca anteriore al 1799? Non mi è nota l' età del sig. Gentili
   clic io suppongo molto giovanile . Ma quaud' anche sia così fresca che nel 180G. non si fosse per anco potuto in lui sviluppar 1' uso di ragione
   pure scrivendo nel i832. avrebbe potuto apprendere da quanti contemporanei contavano 33. anni di età clic non nel 1799. ma nel 180G. il nome di Preside venne cambiato in quello d' Intendente : e che la divistone in due Tribunali delle attribuzioni per lo avanti riunite nella Regia Udienza ebbe effetto ancor più tardi
   in Gcnnajo cioè 1809. L' antica e nobile città di Penne è abbastanza ragguardevole per non aver bisogno di chimeriche prerogative : ed io provo viva soddisfazione nell' averla difesa dall' imputazione di negligenza inconsideratamente addossatale da un suo figlio.
   In opera posteriore
   Trattato su V acqua Ventina et Viriiun
   Napoli i833. p. 5. si legge: » Città di Penna ctc. fu nel 934. ridotta a con-m tea; nel 1289. dichiarata metropolitana della provincia pennese; nel » i43o. città reale; nel i522 destinala a ducalo; nel 1G00. capo dello » stato farnesiano ; nel 1799. capo-luogo del 2.0 distretto del I.° Abruzzo » ulteriore » . Il subbiclto della mia storia ( thè mi guarderei altrimenti dall' andar censurando i divisamcnli di chicchessìa ) mi obbliga a ripigliar la penna
   onde notare esser tanti gli equivoci quante le proposizioni . Se Penne non fu ridotta a contea prima del 934 ; dunque fino a quell' anno non avrebbe avuto che un Castaldo
   o sia un governatore d' ordine inferiore : supposizione ingiuriosa a quella città ; poiché
   prescindendo da altri indizj
   costa dalla conferma de' beni al monastero Casauricnse di Lodovico II. che Penne
   non meno di Camerino
   di Fermo
   di Ascoli e di Teramo
   nell' 874. già godeva 1' onor di contea ( Cap. XVII. ) : e che da tempo anteriore anche lo avesse goduto
   ugualmente che Rieti
   Chicli etc. ben può dedursi da un privilegio di Papa Pasquale li. dell'817. ( voi. IV. p. 207. ) . Circa la metropolitana e provincia pennese
   e circa il diploma del 1289. quando era ancor fresca la divisione dell'Apruzzo in due soli giustizicrati citeriore ed idteriore
   non istaiò a ripetere ciò che or ora Ito osservato . Cosa poi vuol darci ad intendere il sig. G'-nlili 10I dire che