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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   degli avi e ne avrete ricca la mente e forte il cuore di belle e buone e sante cose.
   Facciamone qui saggio insieme. Ascoltate: « pi mostro, dice Mu\io a suo figlio, il modo, et la via, che dovete tenere per bene, et drittamente pipere. Il che pi è più necessario a sapere, che qualsiasi altra mondana scieii{a: perchè se un huomo possedè tutte l'arti liberali et sapesse dar ragguaglio di tutte le cose del mondo, non possedendo la scienza del regolato et dritto vivere, si può dir, che non posseda cosa alcuna....: perchè non colui, che sa, et dice bene, ma colui che fa et opera bene vive come per'huomo. » Udite le parole che rivolte dal nostro storico al suo Francesco, sono rivolte anche a voi: « Non vi sia tedio l'udire replicar più volte ristesse parole, sentente, et materie; ma abbiate speme, che sì come la lima coi reiterati colpi et tiri viene a poco a poco rodendo il ferro quantunque grosso, et duro sia, et l'acqua, benché sia moltissima, nondi-

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