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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   § 4- Lo stemma e le donne della famiglia Muzii.
   Francesco, quello salvato dalla pietà del soldato, sposò Clemenzia Fazii, erede delle ricchezze, dei titoli ed onori dell'antichissima sua famiglia; per questo connubio egli potè inquartare nel suo stemma anche quello dei Fazii ed accrescere la fortuna e il lustro della casata. 1 due stemmi, dice la memoria di famiglia, fino al secolo passato si videro separatamente in due lapidi entro la porta di S. Giorgio, i quali per essere ridotti in forma migliore furono abbassati ambidue. Ci dispensa dal descriverli la riproduzione in fototipia che accompagna la Storia.
   Un'altra donna nei Muzii trovasi con Clemenzia segnata nell'Albero per le sue ricchezze e le sue virtù ricordate nelle imprese delle Famiglie Teramane di Angelo Fabrizii, ed è Francesca Montanaro. Terza per tempo, ma prima per onore segue nell'Albero la gentildonna teramana, Vincenza Pellicciame, madre del nostro Muzio. Già ogni germe fecondo di vita operosa nei figli devesi alle madri. Onore a loro !
   Anche altre donne meritano un ricordo giacché mettono i Muzii in relazione con le più nobili famiglie Teramane e qualcuna anche forastiera come quella de' Duchi Rivera di Aquila. Ricordiamole dunque qui ad onore loro e a lode della concordia cittadina. Peccato che manchino molte alle nostre ricerche, perfino la moglie del nostro storico !

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