XXV -
   vi si legge il nome di Mutio di Muzio come uno del Reggimento nel 12 agosto del 1599 (1).
   Ci sembra vederlo in mezzo ai libri della sua biblioteca, a legger carte, a decifrar documenti, a prender nota e far sunti, trascrizioni 0 sommarli, com' egli dice, di quanto gli viene innanzi a proposito dei disegni storici de' suoi studii. Un'altra grata sua occupazione era quella di andare attorno della sua città e del territorio del Comune osservando i monumenti e i documenti della grandezza della sua città. Fece quel che egli scrive di dover fare ogni cittadino degno degli uf-ficii e delle cariche della sua patria: « Ditemi di grazia se capitasse in questa città un prelato, o un principe, o altro personaggio, ed a quel tempo voi foste uno del Reggimento, o Sindaco, e ragionando famigliarmente con voi, vi domandasse della sua origine, perchè si chiama Teramo, da qual potenza o re di tempo in tempo sia stata dominata, se sia stata mai disfatta, se vi sono occorsi fatti memorabili, e se al presente vi sono cose notabili, e voi ad ogni domanda sua stringestevi le spalle non sapendo rendere conto alcuno, non vi riputeria, sto per dire, un allocco? » (2).
   Questo amore, ch'egli vuole accendere negli altri per le memorie della patria, muove lui a scrivere.
   (1) L'originale conservasi nell'Archivio Comunale di Bacucco. La Pergamena viene pubblicata nel fase, di luglio ed agosto 1893 della Rivista Abruzzese di Scienze, Lettere ed Arti.
   (2) Storia di Teramo ec. pag. 10,

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