|
a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto! a disposizione la copia del volume. [Home Page]
Bologna A. x. N. 7-8: « Tutto il volumetto in formato di 12., misura mm. 39^58. 11 verso del lron-tesp. è bianco. Segue alla c. 2 una lettera firmata di Fra G. Paulo Rondinelli da Lugo predicatore et lettore al Vescovo Aprutino Giulio Ricci, nella quale con vero stile di enfatico secentista, si afferma che per l'opera del Muzii « si potranno lasciar a dietro i trastulli di Homero nella sua Hyliade, quelli di Vergiglio nella sua Georgica, quelli di Statio nella sua Thebaide, quelli di Petrarca nella sua Africa » Quésto e-sagerato e ridicolo sproloquio dimostra bene quale entusiasmo dovette in quei tempi destare in Teramo la pubblicazione di quest' operetta Alla cen-nata lettera segue una dedicatoria di undici pagine: « All'Illustrissimo Signore, il Signor Carlo Gambacorti, Marchese di Celenza », in cui vengono ricordati i personaggi illustri della famiglia Gambacorti, l'antichità di Teramo la bontà dei suoi abitanti. Alla lettera segue un retro in bianco e quindi altre sette pagine a modo di prefazione: « Al giudicioso lettore ». Il retro della pag. 7 è bianco In tutto sono 24 pp. s. u., incominciando la enumerazione col Proemio rivolto a Francesco, figlio dell'A., per esortarlo a bene operare, e terminando alla pag. 188, che è l'ultima dell'opera, coli'Imprimatur firmato in ¡spaglinolo da Hieronimo de Bisso. In tutta l'opera non èvvi divisione di parti, ed i capi - lettera di essa sono figurati; vi si leggono postille marginali con richiami e citazioni, e la |