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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   - XXXVI 
   nell'originale del manoscritto, ai 29 marzo 1767; ma tutto fu preda delle fiamme nell'incendio della sua casa seguito nel 19 dicembre del 1798. Così da noi si è perduta la parte migliore dei Dialoghi Curiosi, la quale ci avrebbe fatto conoscere le cognizioni, le idee economiche e sociali del notro A. Egli le avrebbe applicate alla sua patria. Infatti dice nella prefazione della prima parte: « Havendo trovato in molte scritture et essendomi noto per veri segnali che Teramo mia patria, dal principio della sua fondazione, per più centinaia d'anni sia stata assai popolata e ricca, e ritrovandosi al presente assai diminuita di popolo m'è caduto in pensiero di scrivere alcuni rimedj che si possono operare acciò che la Città rac-quisti le antiche grandezze e ricchezze. »
   Ma il tempo edace e più la malignità degli uomini ci hanno portato via tanto tesoro d'idee!
   § 9. Della Storia di Teramo.
   E la maggiore opera del Muzii e la più importante per Teramo, giacché ne contiene la storia dalle origini alla metà del secolo XY1. Con essa il Muzii ha reso alla sua città il maggior servigio, che possa un cittadino, ritogliendo dall'oblio tanta vita passata e serbando una gran messe di documenti.
   La prima ragione della sua storia deve ricercarsi nel suo amore per le patrie ricordanze e nell'intenzione di

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