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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   sfaderla a nuestra Corte corno lo desean conio mos largamente los vereis por el translado de la suppticazion que sobrello nos ha sido presentada por lo dictos Religiosos de parte de la dieta Universi, dad, la qual va con està, et come quera che nos vista a quella y oridos los dictos Religiosos y entendida la grande y antiqua fideldad de la dieta Cividad y sua probrezza y poca facoltad havemos sido monito de piedad y quisseramos in esto satisfazerles no nos ha pa-recido lazerlo ha ca por tener vos conio teneis elitre manos en està negociacion y las cosas dependienze pareciendo nos que lo podeisalla provderlo mas a proposito sino remitterlo corno por la [iresente lo remittimos a vos por onde, vos ingermanos, y mandamos que vegais y hagays ver in esse conseio Collateral. el dicto translato de la dieta supplicacion y sopra el contenido en ellas proneris converva, ha-viendo circa dello la dieta Universidad riiuy raccommandata y gratificandola en todo lo que buenamente sin preiuyzio de tertero se prediera gratificar de maniera que conosca que nos la amainos y tenemos en la stima que es en vano que su recursu a nos non los en vano que por los dictos respectos procede assai de nuestra volon-tad y seremos dello servidos la presente restituendo al presentante. Data in Valladolid die 30 Maii 1523 Yo el Rey. »
   Rob. Graziosa lettera per certo, e mi pare mille anni con qualche occasione vedere il suo originale. Seguite il resto.
   Giul. Smontarono i padri in Napoli circa il line di Giugno, ed avendo presentata la lettera dell'Imperatore, e la supplica col rescritto al Viceré (l'animo del quale era, che Andrea Matteo non avesse il dominio di questa Città, e l'aveva tolta a favorire a tutto transito) dissero, che fossero comparsi alcuni cittadini con parte di pagamento, e non avendo in tutto danari, avessero portati panni; del restante cercando dilazione, sarebbe loro conceduta. Avendo i padri avvisato il reggimento di questa buona intenzione del Viceré, furono inviati un'altra volta a 13 Agosto il Trimonzio, ed il Pellic-ciante con denari, e con panni, ma non ho potuto trovare la quantità. Só che tornò in Teramo il Trimonzio ben sodisfatto, ma il Pellicciatile restò morto in Napoli di febre maligna, avendo lasciati i figlioli piccoli con grossa facoltà di beni mobili, e di danari, che tutti si consumarono prima che i figlioli venissero in età perfetta. Non cessarono per questo le molestie del Duca d'Atri appresso il

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