Rob. Mangiarono forse i soldati sempre a discrezione?
Gin/. No, ma si dava toro dall'Università ogni giorno ventiquattro tomoli di pane, fatto a ragione di trentasei rotola il tomolo, e tanti barili di vino, e rotoli di carne, e nei giorni legati una conveniente somma di danaro, essendo deputati, a dispensare queste cose due uomini per sestiero, che solo per pane valendo il grano dieci (locati la salma, vi furono spesi vicino a cinque mila (locati.
Rob. D'onde s'ebbe tanto grano, e si gran somma di danari, per purgare la pena, e per gli altri dispendii?
Giul. Il grano per la maggior parte fu pigliato in credenza dagli uomini di Molitorio, di Leognano, di Castagna, e da altri Casteili di là dal fiume Yomano, ed una particella fu trovata tra cittadini, e concittadini. Per i danari furono impegnate due gabbelle quella della statera, e mezzacanna a Giacomo Pellicciante, quella della statera del Macello a Leone Follerio Barone di Bisonti, ma non bastando fu imposta una grossa colletta. Considerate oramai, se può esser vero (siccome diss'ierij che la Città in comune, ed in particolare nei venti anni passati avesse duecento mila (locati di spese, danni, ed interessi.
Rob. Io tengo, che se i conti si sottilizzassero per minuto arriverebbero a più gran somma. Ma come i cittadini in tanti travagli non lasciassero la Città?
Giul. E dove volevano andare? Quasi per tutto erano guai. Poi vivevano di giorno in giorno con speranza, ch'avessero fine, siccome poi ebbero, essendo i travagli di questi due mesi (parlando degli atroci) stati gli ultimi. Non vò trapassare con silenzio una cosa degna da sapersi, che avvenne in quei due ultimi turbolenti mesi Marzo, ed Aprile, la quale fu, ch'essendo capo del Reggimento Cecco Castellio, detto anco di Messer Nardo, molti de cittadini vessati chi per una cosa, e chi per un'altea, e ne'l'i-stesso tempo venivano anco per lo più i Corteggiani del Viceré, gli Agozzini, ed i soliti Spagnoli similmente a molestarlo chi per legna e chi per altro; questo bravandogli, quell'altro prendendolo per il lembo del mantello; onde il povero Castellio, sebbene di robustissima complessione, ed in tutte le sue azioni prudentissimo, travagliato da tante, e diverse voci, gemiti, e lamenti, ai 15 di