e por l'altro condizioni esser capo andò a detta guerra sotto altri regnicoli, andando con lui Gio: Palucci. Tutti gli altri furono accarezzati, e lusingati dagli Ufficiali dei Capitani spediti in Ascoli per cose necessarie, sto per dire a chi, che sia, che voglia compire una compagnia, onde vennero a non aver altro capo, che Pietro di Scartella, che fu sergente della compagnia del Capitan Giulio.
Rob. Nò meno sapete, se d'altri tempi questa Città abbia partoriti Capitani d'Infanteria?
Giul. Vi ho detto, che a tempo de'Re d'Aragona, anzi molt'anni prima gli uomini d'armi erano il nerbo degli eserciti Regii, i quali avevano per condottiero uomini di gran conto nei fatti di guerra. A quel tempo adunque io non so, che questa Città abbia partoriti simili Condottieri, o Capitani che si debbano chiamare: ma so bene, che ci sono stati molti uomini d'armi, se non Capitani, guerrieri di conto, che due giorni addietro vel diedi ad intendere. E nei giorni più prossimi a noi è stato uomo d'armi Giacomo d'Adamo carissimo al Re Ferdinando I., e poco dopo Brancadoro . . . Brac-cesco Castellio, Torcaccio Flasta, ed altri molti, i nomi de quali non mi soti noti. Ho detto altri molti sapendo, che nella Città sono molte grosse armature, e molte grosse barde antiche de cavalli da armare succedendo poi i tempi, ne quali l'Infanterie acquistarono credito, questa Città ha partoriti alcuni Capitani, tra quali (che già ve ne ho parlato) sono stati Marco di Campobasso, e Iucca, che intervennero al fatto d'armi della Cerigliela, nella quale i Francesi furono fracassati e rotti. Intervenne anche ai detto fatto d'armi Gio: Francesco Muzii Capitano di cavalli leggeri, del quale similmente li) un'altra volta parlato: e poco appresso fu Capitano d'Infanteria, e Sergente Maggiore di un Colonnello di fanti Vincenzo Consorti, che intervenne alla presa del Re di Francia a Pavia nell'anno 1525 quando l'Imperatore andò in Marsiglia, e che gli fu fatto il tradimento doppio, quando nel 1535 prese Tunisi, e la Gol letta, e quando volendo andare ad Algeri ebbe infelice successo. Il quale Capitano Vincenzo è morto d'infermità in Teramo l'anno 1545. É anco Capitano d'Infanteria Antonio Muzii nel Colonnello di Sciama Colonna l'anno 1529, ed un'altra volta, quando Papa Paolo III rac-quistò alla Chiesa la Città, e ducato di Camerino l'anno 1535. Or perchè nei 15 anni, nò quali Paolo III tenne il pontificato nell'Italia