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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deì Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   per prudenza di detto Pontefice non vi furono mai guerre, men so che di questa Città sia stato Capitano d'Infanteria. Ma morendo Paolo III, e dopo lui Giulio III, e Marcello II, ed essendo succeduto nel papato Paolo IV ebbe in intenzione, aiutato da Errico Re di Francia, di mover guerra al Re nostro signore per conto di questo Regno. Onde fu necessario al Re, per difendersi mettere un esercito in campagna, essendo suo Luogotenente Viceré, e Capitano generale D. Ferdinando Alvarez di Toledo Duca d'Alva, ed allora di questa Città (compresoci il suo contado) uscirono ottocento soldati, tra quali furono tre Capitani d'Infanteria, e dieci Alfieri. I Capitani furono Gio: Ascoli Forti, Gio: Domenico Vetlio, e Roscio Flasta, Gli Alfieri Amodio Flasta, Battista Consorti, Fabbio Pellicciatile, Francesco di Nardo Muzii, Giuseppe Mezocelli, Muzio Pellicciatile, Muzio di Nardo Muzii, Tibur/io Flasta, Valerio Forti e Valerio Porzio. Sono stati anco Alfieri negli anni alquanto prima Piccione Pellicciante, che si trovòal fatto d'armi di Pavia, Antonio Pellicciante,che coll'insegne in mano valorosamente morì all'assedio di Fiorenza nell'anno 1530. E Ferrino di Luca Barbiero, che similmente coll'insegna in mano va-lorosam 'lite combattendo fu ucciso all'assedio di Camerino nel 1535. Essendo poi fatte le paci tra Papa Paolo IV, ed il Re nostro signore e poco appresso seguendo anco le paci, accordo, e parentela tra il Re di Francia, ed il nostro Re cessarono le guerre ne! Regno, e nell'Italia. Questa è dunque la ragione, chi; dopo quel tempo la Città non abbia partoriti altri Capitani, ed Alfieri. É ben vero, ch'essendo nell'anno 157G sospezioiie dell'armata turcbesca furono mandate due compagnie di gente comandate dalla Città in guardia di GiiiHanov.a, delle quali genti furono eletti Capitani dal Magistrato Battista Consorti, ed Angelo Montani, che da quell'ora s'acquistarono titolo di Capitano, che hanno poi sempre ritenuti. Ed ora è Capitano d'Infanteria de soldati del battaglione detti della nuova Milizia Fabio Mezocelli. (i)
   Rob. De Guerrieri avete detto assai. Ormai, prima che entriamo a ragionare d'altro, vorrei sapere, se in questa Città sono mai stati uomini segnalati in leltere.
   (1) Per altre notizie dei ricordati uomini di milizia reggasi della storia del Palma il volume V: Uomini illustri nelle armi pag. 180 e seguenti.

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