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anteriori (1353); altri privilegi, provvedimenti, acquisti di Castelli ecc. Grande concordia e pace dei cittadini, turbata dai fratelli Ventura; son vinti e uccisi con la maggior parte della loro banda al Castello
di Miano, e in Teramo.................79
17. Vescovato di Niccolò degli Arcioni; edifica la porta maggiore della Cattedrale: ampliamenti ed ornamenti dentro la chiesa e nella città; peste del 1348, e numero granilo dei Banditi nel Regno; la Regina Giovanna ha quattro mariti e un figlio; s'immischia nelle querele della elezione di Urbano VI, ed Ei la priva ilei Regno, dandolo a Carlo di Durazzo. Carlo prende la Corona in Roma e viene con forte esercito a Napoli; fazione con Ottone di Brunswick, quarto marito di Giovanna che cade prigione. Buccinandosi dei maneggi di Urbano per dare il Regno a Carlo di Durazzo, Ella adotta segretamente Luigi Duca di Atigiò, che apparecchia un esercito por venire a
Napoli; Giovanna ó morta nel Castello di Muro........85
Le cose delle quali si parla in questo Dialogo sono accadute dall'anno 1149 all'anno 1382.
Sommarie del terzo dialogo.
1. I due interlocutori lamentano la triste line di Giovanna I. I Conti e le Città mandano in Napoli ambasciatori a Carlo per prestare ubbidienza...................92
2. Teramo città forte: la Cittadella, i Fossati, lo mura, le tre porte della piazza...................94
3. Luigi di Augiò entrato nel Regno ò battuto e muore a Bi-sceglie, Carlo riduce alla obbedienza lo città che si erano ribollale. Urbano va in Napoli. Querele fra il l'apa ed il Re per diffidente. Chiamato Carlo, per la morte di Lodovico, al Regno d'Ungheria, afflila il proprio alla Regina Margherita, e va a prendere quella corona: muore proditoriamente..............96
4. Teramo e Campii comprano il castello di Amano. Ladislao e Giovanna figli di Carlo: turbolenza: i contendenti e i pretendenti della Corona ili Napoli: Margherita ripara in Gaeta......97
5. Estensione, fuochi e ricchezze della città. Edificii pubblici e privati; la chiesa di S. Matteo: chiesa e convento ili Santa Maria delle Grazie: Beato Giacomo della Marca. Della nobiltà teramana, 98