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Della Storia di Teramo.
Dialoghi sette
Mutio deė Mutij
Tip. del Corriere Abruzzese, 1893, pagine 356

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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Si ringrazia Fausto Eugeni per aver messo
a disposizione la copia del volume.

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   col Conte Giacomo della Marca; prende il Castelnovo; morte di Pan-dolfello, carcerazione dello Sforza: gli L'Ilici del Regno dati a francesi: Lordino Gran contestabile in Abruzzo; liberazione dello Sforza; Lordino tenta invano di entrare in Aquila: sollecitato dai Melatini, si volge a Teramo; consegue con inganni di entrare in Cittā; baia Cittadella; la Regina manda il Carrara a ristabilire la unione; pace apparente; gli Antonelli sorprendono la Cittā; rovina dei traiėėci e dell' mercature; i mercanti fiorentini abbandonano la Cittā: le gravi angustie del Regno impediscono alla Regina di provvedere a quelle di Teramo......................125
   10. La fazione Angioina risorge. La Regina, manda lo Sforza contro Braccio, vinto č privato dell'ufficio: il l'apa, sdegnato, favorisce Luigi 111: lo Sforza al servizio del Pretendente; vien sopra Napoli; la Regina volge ad Alfonso di Aragona; patti; Alfonso viene a Napoli con Braccio; Giacomo di Monaldi da Perugia prende possesso di Teramo; ripigliano i traffici; benevolenze della Regina. . 129
   17. La Universitā nostra rientra nel possesso della metā del Castello di Amano, ritoltale giā da Giovanni Novello di Sora. La Regina si guasta con Alfonso; Braccio si ritira in Teramo e assedia l'Aquila che č liberata dall'esercito della Regina e del Papa, e Braccio
   vi muore in una fazione................130
   18. Per la morte di Braccio rinascono le fazioni in Teramo; Cola Crollo chiama Giosia Acquaviva, offrendogli il dominio di Teramo, il Castellano ricusa dare la Cittadella; il Magistrato, devoto all'Ac-quaviva, implora dalla Regina che ei sia governatore a vita; é nominato a beneplacito: esenzione dalle gravezze per tre anni: privilegio della fiera di S. Michele di Maggio..........131
   19. Giosia Acquaviva in Teramo: le case riedificate esenti da gravezze: i preti soggetti come i laici ai pubblici tributi. Supplizio di Cola Crollo, e i dodici seguaci. Gli spennati (Melatini); i Mazza-ciocchi (i De Valle)..................133
   In questo Dialogo si parla delle cose della Cittā dal 1382 all'anno 1426 circa.
   Sommario del quarto dialogo.
   1. Giosia Acquaviva edifica un nuovo castello. Descrizione del castello. Travagli dei cittadini..............138

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