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2. Cose del Regno. Luigi duca di Calabria e la Regina Giovanna. Contese fra Renato ed Alfonso, tra Aragonesi ed Angioini. . . . 139
3. Francesco Sforza occupa Teramo e molte altre terre. Vi tiene Ufficiate per cinque anni. Sotto la sua signoria si fanno gli Statuti Teramani....................141
4. Il Re Alfonso in Teramo; parole di Marco Ranerio, capo del Reggimento, al Re; Risposta d'Alfonso...........142
5. Intrighi di Giosia Acquaviva pel dominio di Teramo; coll'aiuto degli Sforzeschi assedia la città; fame patita dagli assediati . . . 144
6. Fatto d'armi tra le bande di Giosia e l'esercito aragonese condotto da Giov. Antonio Orsino. Pace tra Giosia ed Alfonso. . . 146
7. Privilegii del Re Alfonso alla città..........146
8. Pace in città e Marco Ranerio in Napoli; terremoto del 1456. 149
9. Marco Ranerio fatto assassinare da Giosia; la città si prepara alla difesa e manda 12 cittadini a Re Ferdinando succeduto ad Alfonso; privilegii concessi dal nuovo Re..........150
10. Cose del Regno; Giuliantonio tìglio di Giosia Acquaviva sposa la figlia del Re Ferdinando che restituisce Teramo ed Atri a Giosia, Giosia entra solennemente in Teramo.........153
11. Terribile fatto d'armi presso S. Flaviano sulle foci del Tor-dino tra le genti del Piccinino e quelle di Federico Duca d'Urbino e di Alessandro Sforza di parte angioina. Matteo de Capoa entra
in Teramo......................158
12. Capitoli fra i Teramani e Matteo de Capua. Presa della cittadella e quindi abbattuta a supplica dei Teramani e a furore di popolo. Una provvisione di Ferdinando............162
13. Giosia s'intitola signore e non principe di Teramo. Alcuni personaggi della famiglia Acquaviva............169
Sommario del quinto dialogo.
1. Notizie biografiche di alcuni Acquaviva; del monastero benedettino di S. Angelo e del convento dei minori osservanti. . . . 173
2. Di alcuni provvedimenti per tener lungi dalla città i Mazza-ciocchi e di alcuni privilegii concessi alla città dal Re Alfonso. . 174
3. Cittadini illustri. Zuffa tra gli Spennati e i Mazzactocchi. Pace seguita e una lettera di Monsignor Campano.........177