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dagli emuli capitoli di S. Pietro e diS. Maria. Vuol la pubblica opinione che il Campidolio fosse restato là dove presentemente sotto le Lame di S. Pietro vediamo rigogliosi ortag-1 gi, e dove molti idoletti uscirono dalle zolle.
Giunone riguardata qual Dea Tutelare. Si ergea tempio quadrato, di opera tassellata , con pavimento musaico, ed aaorno di portico nel sito della casa deTantini, oggi del Dottor di Legge Mattia Mattioli. Stava affisso a sinistra dell'uscio di questa casa il coperchio marmoreo di urna cineraria, su cui fu scolpita la iscrizione 12 ; vi leggiamo essersi fatta alcuna cosa, come edificazione di tempio o di altare, da Marco Bebio Svetrio Marcello per comando della Dea. Alle divinità tutelari spettavano le iscrizioni , nelle quali taceasi il nome della divinità (5). Probabilmente ella era Giunone la tutelare divinità d1 Istonio, e là il tempio di lei (3);
Bacco. Del culto, che gl'Istoniesi ricchi di vigneti dovettero prestare a questo semideo , ben pochi indizia rima-seano nel secolo decimosesto: tutta la forza delle prove ri-ducevasi a varii bassorilievi rappresentanti pampini, uve t otri, e ad una testa marmorea riferita a Bacco; i quali oggetti unitamente a frammenti di statue ed a raro pavimento marmoreo si rinvennero in un medesimo luogo, e precisamente nella casa che nel dianzi indicato secolo possedevasi dal rinomato Giureconsulto G,useppantonio Ganaccio (S). Sembra. certo che l'attuai casa del Barone Alessandro Muziì fu quella dell'illustre Ganaccio (107), e perciò il sito del Tempio di Libero. Egli è poi fuor di dubbio che la casa del Barone Mu-zii poggi su di un suolo, il quale resse non volgar fabbrica, degli antichi ; ciò fu all' evidenza dimostrato dal rudere di rotondo edilìzio incontrato sotterra pochi anni addietro • nell'accrescersi di nuove stanze la cennata abitazione dei Barone Muzii : presso il circolare rudere giaceva un tronco di colonna di marmo salino , lungo ben otto palmi, e xiel . diametro di un palmo.
Marte. Questo nume troppo caro a' valorosi Frentani ebbe in Istonio il suo tempio, di cui il sito riconobbesi pres^ so la indicata abitazione di Ganaccio (5). A Marte conservatore si spetta la iscrizione 18. impressa in un' ara marmorea a lui dedicata sotto il Consolato di Cajo Furnio e di Cajo Silano (108) , cioè negli anni di Roma 7?7> che corrispondono agli anni 17. innanzi G. C., quando appunto ad Agrippa genero di Augusto nacque Lucio da Giulia, e grandi fèste se rne solennizzarono in Roma.
Cerere. A piena luce ed in chiese elevate sul piano (felle città noi cristiani celebriamo i misteri di nostra santa