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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   cri e le tirne de* pagani Istomesi. In difesa de' freddi cadaveri e delie incenerite membra essi fecero sacre agli Dei Mani quelle ultime stanze de' mortali. In più opportuno capitolo discorrerò de* soggetti menzionali in tal genere d'i-«crizioni : ne ò fatta parola in questo luogo per dimostrare che pure gli Dei Mani si ebbero in venerazione dagl'Istoniesi.
   Sole, Luna e Genti. I bassorilievi, che li rappresentavano , erano infissi a quella prima porzione della torre di S. Maria, la quale il volgo denomina la battaglia. Man mano vennero distaccati dalle sacre mura : il bassorilievo di un Genio h tuttavia conservato nella sagrestia di S. Maria.
   Termine. Ne furono trovate varie statue: una particolarmente era di enorme grandezza col bassorilievo di Febo radiato. Stava sotterra nel sito della strada Trajana (5).
   Ad ignota Divinità minore era ^dedicata la cappellina scavata in masso cubico, lungo la strada della Penna, nella contrada della Carcere. Portiamo questo giudizio dal paragonarla all' uguale cappellina , eh' erge vasi nella salita di Alcantara, e sulla di cui porta se ne leggeva la consacrazione all'imperatore Trajano (ii4)* La nostra cappelluccia fa indi consacrata a Madonna del Soccorso. Oggi è un cimitero , come in appresso vedremo.
   Art. 2. Sacrifizj e Sacerdoti.
   I Numi e i tempii suppongono i sacri Viti ed i ministri loro. Fattomi proposito di toccar le sole cose /delle quali rimangono i moni menti , non istarò a ragionare de' riti e de'sacrifizj , vittime de* quali furono benanche gli uomini; delle oblazioni e delle dedicazioni, specialmente della singolare consacrazione, che i primi abitatori de'nostri A-pruzzi fecero a Marte nelle persone di quanti fanciulli nacquero loro durante 1' anno del voto(u5) : non discorrerò delle molte specie di Sacerdoti , fra i quali i Salii , che in alta venerazione si ebbero da' Frentani per effetto- della moltissima devozione a Marte. Chi à vaghezza d' ingrandire le cognizioni mitologiche e storiche della città nostra mediti fra le altre opere quella ben voluminosa e dotta del Tria , più volte da me- consultata: di là può attingere vasta erudizione per applicarla adlstonio. Limitando adunque la mia narrativa a quanto le lapidarie iscrizioni mi suggeriscono (ne altra sorgente di fatti religiosi antichi a noi resta) ecco quali furono i Ministri del Paganesimo in Istonio.
   I. Il Flamine (Iscr. 17) o Sacerdote speciale (1 i6).Ne tenne l'uffizio Marco Bebio:ei lo era pel divinizzato Vespasiano.Al-