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tra Flamine è menzionato nella oscarissima iscrizione 13, registrata nel de Benedictis.IlGudio (117) scrisse ch'ella stava in Vasto nelle case del Giur^consnlto Lucio Cu jacio (volea dir Ganaccio); la ripone nella classe delle iscrizioni riguardanti Sacerdoti, Pontefici e Flamini. Il nostro Storico e'I Gudio la riferiscono in modi diversi. Un gran fatto di trionfo a me sembra che vi si rammenti, e forse fu quando il Senato Romano decretò trionfo , archi e molte altre orificenze a Claudio, il quale negli anni 43. di nostra salute tornò in Roma dalla Brettagna. Indicata è altresì dalla iscrizione la sublime dignità del Re de9 Sacrifizio o de'Sacerdoti* Non possiamo presumere che questa carica fòsse stata esercitata in Istonio, poiché molte cose avrebbero dovuto concorrervi (118);crederemo perciò che il soggetto della iscrizione fosse stato qui Flamine dopo aver tenuto il carico di re de'sacrifizj in Roma. II. Il Sexemviro Augustale. Ebbero questa dignità Lucio Scanzio Modesto ( I-scr. i5), Tito Statario Proclo ( Iscr. 16 ), e Cajo Camurio •Albo.( Iscr. 36 ). Sei Ministri soggetti al Flamine Augustale componevano il Collegio sacerdotale , a cui era affidato il servizio sacro- de' tempii edificati in onore di Augusto (119). III. Il Maestro o Capo o Rettore de' Lari Augustali. Fu in tale onorifico posto Lucio Scanzio Modesto (Iscr. i5 ). Questo Collegio esercitava ' le funzioni sue ne'tempii o cappelle , in cui gli Dei Lari ed anche gli ottimi Imperatori Tennero adorati (120). IV. Il Maestro o Capo de'Cereali Urbani ( Iscr. i5) , ossia Capo dei Sacerdoti di Cerere addetti alla città. V. La dicitura della iscrizione ci fa arguire che nelle* campagne nostre fosse stato altro Tempio di Cerere ed altro Collegio dì Cereali foranei o rustici (tu).
Non solo dal ceto de' nobili, ma benanche da coloro che di Signori ànno nome., ricevono lustro le città; laonde nella delicata materia del presente capitolo tenendomi al più esteso lato , registro le famiglie^signorili, nelle quali le nobili includo. Non può la mia storia raggiunger la perfezione; nè vi pretendo, poiché mio scopo e l'assicurare con le stampe i fuggevoli fatti da me raccozzati, larga strada dischiudendo a chi in appresso vorrà scriver compiuta opera. Se tal protesta io avanzo per ciascun capitolo della storia , qui più che altrove intendo pronunciarla. Avvertasi che ad evitare ii-petizioni ò taciuto in questo luogo alcune famiglie , i di
CAP. V.
Famiglie signorili e titolati.