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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   ohe ii Riccio tolgono alla Vastese cittadinanza ( in{£) , saldi documenti opporjgo. La tradizione , la qual non solo nella scrithira tosto passò, ma verdo i sussecutivi tempi ' si avanzò, restituisce il de Parma alla patria nostra. H più antico -Costantino Caprioli era di anni i3 nel i5o3, quando la disTìda avvenne : da lui nacqne Tullio nel xSia, e da costui l'illustre Virgilio Caprioli nel 1548. Virgilio se-^nò, forse sotto la dettatura deUo stesso avo , ne* suoi manoscritti la clamorosa vittoria degT Italiani ; soggiunsevi che molti ancor viventi rammentavano il Riccio in Vasto, e che Parma era cognome, giusta caatj il Poeta descrittore del combattimento : Hiccius e Parma insigni* , qui gloria Vasti. A Ho storico Viti, vissuto nel i644* la notizia di sì onorevo4 vittoria pervenne e con gli scritti del Caprioli e con la tradizione^. figli ia rinforzò di validissima
   Srova, che gli offeriva il più anlico libro di Estimo delia n'rversità nostra 678} , nel quale si leggeva fra i beni di Carlo Basciano seniore alcune calcare di embrici alla marina , quae faerimi Biccii ile Parma ('47)' Scrivendo il Pacicbelli nel t64o essere stato Riccio de Parma geoeroso 'cittadino Vastese> di famiglia Parma (n48), divulgava a fronte di approvati Storici tpaella verità, la qUale probabilmente gli fu suggerita da qualche zelante nostro compatriota. Esser non doveva appieno conosciuta la terra natale delP eroe , se il Sammonte, anteriore al Paciehelli > lo disse da Somma ^1149). ne'Focolari del i5as
   >(594) non si rinviene {per altro noe vi si può legger bene ) il casato de Parma ^ è da supporsi che Riccio, vendi*-Ai al Bassa no i beni, avesse poi scelta Parma per patria adottiva.
   Della vita e delle gesta di Riccio, assoldato aHe bandiere di Spagna sotto il Gran Capitano Colisa*vo , altro non sappiamo che le già cennate avventure, cu» darò breve dilucidazione *a me fornita dagh scrittori citati nelle mie note . Dopoché Ferdinando re di Spagna e Luigi re di Francia si ebbero diviso il reame di Napoli* né la controversia sulla pertinenza di Capitanata poterono decidere in ami-cbevol modo , si rivolsero alle armi. Accampandosi l'esercito di Luigi in Ruvo e quel di Spagna in *Bar letta » avvenne ehe il Francese Signor la Motta, ragionando con lo Spaglinolo Indico Lopez sol militar valore degl' Italiani ^ questo valor italiano sprezzasse » 11 Lopez allora , la Italiana milizia elogiando , risposegli che la gente tenuta dà lui ft vile avrebbe potuto far ricredere i Francesi, se questi in particolar pugna volevano accedere. La disfida fu aodettfe»
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