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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   jrtrticotarissiiqov poiché egli dalla sua Casa (pag. 35) alla òala del Consìglio, e di ritorno a quella, fu corteggiato da scamparne e da sparo, mentre sventolavano dalle finestre gli arassi (M72). Giusepplntonie vivea tuttavia nel 1619 (570}. Il suo merito letterario gli proccurò 1' amicizia del Ruscelli, cui mandò le imprese del Leone imbrigliato , • del Mon* te Etna , da lui : escogitate ; te quali il Ruscelli, lodando il molto valere , il vivace ingegno e gli alti lumi del Canaoefco , si fe pregio di riportare t ( 1173 ) . Non trovo però «he il Ruspili lo dichiari puranche autor d$lla Impresa , ovxè il tempio* di Giunone Lucinoc , che ad Al* fonso &' Avalos riferivasl $ nulladlmeno il de Benedictis assicura ehe Giuseppe Antonimia idei (1174^. Parimente dallo storico , nostro si dice che il Ruscelli lodasse la Interpretazione fatta dal raro ingegpo del Canaccioa<4 una stanza deU* Orlando delBAmesto (1174)]: valga però il veré, neppur questo mi e riuscito rinvenire nelle note del Ruscelli all'Ariosto « Elogio poi lo slesso Ruscelli gli tributa per sei bellissimi Sonetti, i quali , composti da Giuseppe Antonio in lode di Giovanna di Aragona, erano in potere del Ruscelli (1175). Le Poesie giovenUi, scritte in. Padova, ma non limate , riunite in un Volumetto manoscritto di pagine 166 , sono presso il Conte liberti : ignoro se sieno quelle stesse, che il Viti conservava (n5S );=:=: Lucio Ganaccio pur uscldi Vasto per apparar le$iienze * e vi tornò Dottor di; Legge* nel i58y , ricevendo gli onori , ond' è parola a pag. Ì82 ( 65o ). La storia della città nostra (*34) e df Buca (pag. i4a) essergli dee grata assai. Fu desso che nell* Archivio Arcivescovile di Chieti lesse Va-stum inferius e Vastura superius (,73i) (-pag* 12): che forni all'Antinori notizie intorno alla venuta degli Schia-voni in Vasto (564) (pag. 157, 167)} e- che doveasi questa nostra terra dire don di Aimone, ma di Ammone, in grazia del Tempio (764) * di cui descrisse gli sparsi ruderi (pag. 33, 34 , ao3) (101, 73i)* Raccolse le nostre Iscrizioni i3 (pag. 89), 34 (.1176)}, 35 (£177),. 4,a* 43- Di lui dice il Polidoro : Lucius Canacciusf ante i5o annos , Ad-nòtationes et Gonjectuius scripsit de sita et varia fortuna Bueae et Istoaii (1178). Lucio vivea tuttavia nel i6:ì3, eome da epitaffio manoscritto rinvenuto Ira le sue carte, e che servir doveva per Porzia sua zia , 6i rileva (67 5) era già morto nel 1627 (1179).
   Monaco Francesco Antonio studiò Giurisprudenia in Napoli, ove nell'uno e nell'altro Dritto fecesi Dottore (n8o); Sembra eh' ei toraato fosse a Vasto, poiché nelle aggiuo-
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