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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tfcte nell'Archivio generale e nelle Biblioteche si private che pubbliche di Napoli in Autunno 1840 52 Di altri Ricci nelle pag. 45» aa6, a35, ?49 e 296.
   De Rubeis . Non vacillava la voce nel difendere i diritti di Vasto su Riccio de Parma, poiché da persuaso animo ella procedeva ; ma or che la nuda asserzione del Romanelli mi chiama a contrasto di ugual genere per Fe* lice da Rubeis , da lui fra i celebri Vastesi annoverato (.1153), il coraggi0 mi manca . Felice, Giureconsulto chiarissimo in Naj li, indi nel i55o Consigliera del Sacro Re?
   r Consiglio, emineotemente dotto, «colato , e perito, autor molte Noie alle consuetudini Napolitano > e di nu* merosi SeriUi legali inediti, fatto vecchio, vedovato » si spogliò della Toga e divenne Vescovo di Potenza , donde passò a Tropea nel i566 : morì nel i568. Ad un tanto avo Giulie Cesare e Giovan Battista innalzarono usa lapida nella Basilica di S. Restituta dentro 1' Arcivescovado di Napoli (x 197) 9 che v'è tuttora • Ei fu Vastese ! £ dove ai legge ? B perchè gli Storici patrii non ne discorrono ? 11 Toppi lo di* chiara di Treja in Puglia; Se nostro fosse stato * nostro putr diremmo Scipione, Padre dell'Oratorio o Gerolomìni di Napoli , chiaro per bontà e per dottrina («198)* Forse Romanelli annodò per equivoco quel Felice alla Vastese gente de Ru* beis nota col cognome Ruben nel s333 (pag. 167) ed anche nel 1640 ( i36 ) , più volte menzionata in questa Storia (pag, 199, «ai y a3a), ed alla quale apparteneva Giovan Francesco legatario di de Clemente nel i545 (leSe) > zio materno di Giuseppe Antonio Canaccio » ed egregio Ginrecon* sulto di Vasto nel i555 ( 649 ) ss Due Dottori qui vivea-no nel 1724* Giovan Francesco e Giacinta ( i4°)* Prosegue il Romanelli ad arricchirei di ragguardevoli cittadini asserendo cbe Giovan Francesco acquistò il titolo di Baro» ne di Fossaeeca , e,che Giacinto di lui figlio, fu buon Av» vocato, degno sì di ricevere la dedica di egregia opera dal Riccio {1199)» che di essere encomiato in altra opera' (1100).
   Secolo XVI1.° dell'Era Cristiana.
   Crisci • Lucio , discendente di Ekutdrio Mastromurato «circa il i52<) ( 798 ), nipote a Giovan Maria un de Sessanta nel 1^70 ( 161 ), Arciprete dal 1616 al 1649 ( pag* o4o ) 9 Vicario generale della Badia di S. Vito e Salvo , si distinse nelle amene Lettere : egli comnose il Jfsto-dramma delP Angelo Custode ( u53 ) e 4 Dramma la Valle di Getsemani : del Dramma lo Storico Viti fa menzione con Sonetto negli Scherzi delle Muse , ledendo in particolare la dolcezza e 1' armonia de* versi 5: Giovan Bat*