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Storia di Vasto. Città in Apruzzo Citeriore

Luigi Marchesani
Da Torchi dell'Osservatore Medico Napoli, 1838, pagine 364

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a cura di Federico Adamoli

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   161.1 Cefali e le Triglie vendonsi per l'ordinario da grana 16 a 7.4 il rotolo : que9 primi si sono dati in alcune rade pescagioni a grana sei. Si ricorda da9 vecchi la pesca delle Sarde oggi rarissime nella marina della Penna s 162. I Conigli non abbondano s=5166. Nel secolo 17 correa voce che uno spirito familiare bizzarro , scherzevole e talvolta maligno aggira Vasi in contrada Buonconsiglio : se n'era parlato , forse per celia , pur dal Canaccio (983) — Riflette il Polidoro (666) che la nobiltà e la grandezza di Vasto sono ben chiare nel secolo decimoterzo da9 molti Feudatari arrolati circa il 1227 per la guerra di Terra santa, i quali nel Borelli si leggono portare per cognome il nome della patria Vasto} cioè Riccardo de Guasto possessor di Cisterna , Pietra e Catella 5 Guglielmo de G. $ Roberto de G. ; Filippo e Ruggiero mentovati a pag. 178; Pietro de Aymone possessore di dieci villani, che gli rendevano denari , vittuaglie e vino, e possessore di uua terra di salme 18, di due vigne con orto ed una parte del molino, la quale fruttavagli salme due ; Guido de G. possessore di Pie-tracatella , Monachileoue , Portara , Cesterna e Podolario (i3o3). Quella splendidezza è poi provata nel secolo i4° non solo da9Feudatarii dianzi a pag. 178 indicati, e da9 Cavalieri Errico e Ruggiero de Roffano nel i3o4 (4°9) 1 ma pure , còme lo stesso Polidoro soggiunge , dal Privilegio di re Roberto , de9 27 Marzo i3io , ov9 è scritto esser Vasto terram habitantium mukitudine copiosam , peculiis Tefertam et omnium rerum victualium abundantia uberem• Formiamoci adunque un concetto più vantaggioso della terra nostra nel i385 (pag.i3) s=s 167.La Iscriz. Illirica (che forse aggiungerò a questa Storia) potette aver relazione pur con quegl9 Illirici , i quali concorrendo alle rinomate fiere di Lanciano (5), in questi lidi approdavano ti l69.In Consiglio di Stato de9 i3 Aprile 1839 si e permessa alle Claustrali con voti solenni la sepoltura ne9 Chiostri. In Agosto 1839 vennero chiuse a fabbrica ìer bocche alle .sepolture tutte delle nostre Chiese urbane e rurali. Fin dalla state del 1840 9 essendo Sindaco il Barone Luigi Cardone , si è impresa la formazione del Camposanto in solitario luogo di contrada Catello o Cacciotta , non molto lungi dalla città, verso il di lei nord-owest. Le mura, di cui avean già profondate le basi in Novembre 1840 , racchiudono campo quadrato con , lato di 362 palmi, diviso in quattro quadrati, nel terreno de9 quali si effettuirà il seppellimento. Nulla vi mancherà , Cappella comune, Cappelle delle Congregazioni, stanze pé9l Custode, per le sezioni giudiziarie de9 cadaveri. Strada carrozzabile , che incomincerà da quella della Incoronata ,