- -18 -
parlano Plinio, Strabene e Tolomeo; « tfito Livio c'informa che divenne inoltre colonia romana.
Tre grandi strade romane passavano a Castro: la Salara, la Metella e la Eaussa, dalla quale ultima probabilmente partivasi un ramo per Interamnia.
Vi fioriva altresì il commercio marittimo, ed argomento ne è il porto, di cui si continua a parlare nelle nostre carte fino al secolo XII. Provano ancora l'importanza di Castro gli avanzi di colonne, di capitelli, di pavimanti marmorei, di urne cinerarie e di bagni con qualche superstite musaico.
Il tempo preciso, in cui Castro prese il nome di S. Flaviano non si conosce, certo è che nel secolo IX questa seconda denominazione era in uso, siccome si ha da un documento del' 897 pubblicato dall' Ughelli nella Italia Sacra (In Aprutin.}, e ciò dovè accadere senza dubbio per la traslazioue del Sacro Corpo di S. Flaviano da Costantinopoli a Castro, compiuta appunto nel suddetto secolo, giusta la comune opinione dei nostri storici. Notevole nei secoli di mezzo era il tempio che serbava le ceneri del celebre Patriarca di Costantinopoli, e moderni e valenti scrittori ne hanno discorso, siccome il Guidobaldi