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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   • - Ì6 -
   ed il Salazaro. Esso ebbe donazioni da Principi e da Vescovi e persi uo da Carlomagno nel secolo Vili, come mostra un documento dell'Ughelli, e fu sempre considerato nella Diocesi apvutina come seconda Chiesa dopo la Cattedrale di Teramo.
   Di questo vetusto edilìzio nulla- rimane oggi, si disputa anzi sulla sua precisa situazione; bensì nel medesimo S. Flaviano si serba tuttora un prezioso cimelio appartenuto all'antico e che consiste in un reliquario argenteo del 400 di squisito magistero.
   VI
   Un'altra Chiesa non meno memorabile della precedente e che si presenta nel suo prospetto, a sinistra dei viaggianti per la via di Teramo sulla china del i'eminenza suddetta, è quella di S. Maria a Mare, chiamata volgarmente dell' Ammuziata.
   È anch'essa antichissima, sebbene la più remota ed insieme certa menzione non vada oltre 1108; ma sopratutto notevolissima è la porta maggiore riccamente ed artisticamente intagliata probabilmente nello stesso secolo XII, e nella quale sono specialmente da osservarsi i 18 quadretti con bassorilievi allusivi che corrono in giro sotto l'arco maggiore e che hari dato materia di varie iuterpreta-zioui 8: dotti illustratori di questo tempio.

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