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racconto ha però il suo fondamento storico nell'uccisione del Duca Andrea Matteo Acqua-viva, padre di Giosia, seguita in Teramo nel 1407 per opera dei Melatini appunto per cagione di onore offeso, tanto più che il travestito della leggenda vuoisi un membro di una famiglia discendente dai Melatini suddetti. Anche il lago vien descritto dal Muzii come posto a pie del castello di Giosia in Teramo, ove si suppone accaduto Por narrato aneddoto. — Siamo ora alla sala da pranzo del Duca, ov'è apparecchiata una suntuosissima mensa, senza che però vi si scorga alcuna vivanda; solo squisiti vini brillano accanto alle ricche stoviglie e una filza di carte è posta sopra un piatto. Arriva intanto un invitato con ai fianchi alcuni fidi del Signore e senza tanti preamboli si sente ricantar da questi, o mangiare quella minestra o saltare quella finestra. La minestra era quella filza contenente un processo, che quell'invitato, un giudice, aveva avuto l'ardimento d'instruire contro il Duca e che poi, meschinello, dovè per crudele vendetta ingoiare. — Sentiamone adesso un'altra ancor più crudele ed incredibile. Il Duca ebbe bisogno di un cappello nuovo ed affidò ad un tale l'incarico di comprarglielo in una città vicina. Costui nel ritorno imbattessi in un amico ch'ebbe vaghezza di vedere il cappello ed inoltre la bizzaria di porse]o un niomepto in capo, Trascorsi pcn