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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   peste a Celiino nel 1462 assediato dalle genti di Ferdinando di Aratoria, di cui s'era fatto ribelle. Le mura di questa rocca videro ancor nascere o almeno crescere il Duca Giulianto-nio del suddetto Giosia, edificatore della nuova Giulia e strenuo capitano che perì gloriosamente nel 1481 assediando i Turchi in O-tranto, e il Duca Andrea Matteo III, nato da Ginliantonio, non men valoroso nel maneggio della spada che nell'uso della penna ed amico del Summonte, del Sannazzaro. ecc. In omaggio alla verità storica chiuderemo questo paragrafo dicendo che se tra gli Acqua-viva v'ebbe de' crudeli e sanguinarii, de' quali invero in que' secoli non era penuria in Italia, vi splendette una pleiade troppo più numerosa di personaggi insigni nella gloria, delle armi e nella fama delle scienze e delle lettere non meno che nelle più eminenti dignità ecclesiastiche e civili.
   XI
   Ma il treno mosso rapidamente dal vapore non ci ha certo dato tutto l'agio necessario a leggere le suddette storielle e noi, fatta già la curva sulla sponda sinistra del lordino, proprio sul teatro della battaglia del 1460 di sopra accennata, ci troviamo, costeggiando sempre quel fiume da una parte e dall'altra la strada rotabile da Giulia a Teramo,

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