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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   - ài -
   della difesa dei .suoi elevatori (gli abati be uedettini), servo tuttora a regger le campane ed è annoverata tra i monumenti d'arte non dispregevoli della provincia di Tèramo dal Prof. Vincenzo Biodi (Mommi, abruzz.)
   XIV
   Nel tempo stesso, in cui noi teniam fisso lo sguardo sul vago paese di Mosciano, si presenta a quello un altro ridentissimo altipiano, posto alquanto al disotto di quel paese un po' verso Giulia e coronato da un edificio sacro, donde si gode una delle più. belle vedute della regione teramana. Esso è la Chiesa col Convento dei SS. Sette Frati, eretta sui ruderi di un Fano romano, ed è ricordata fin dal secolo X siccome soggetta ai Benedettini di Monte Cassino e immediatamente ai Preposti di S. Liberatore a Maiella. I monaci vi godevano anche il dominio feudale del Casale che v'era attorno e del prossimo territorio. Nel secolo XVI, partitisene i Benedettini, fu restaurato il convento ad uso dei Minori Osservanti per opera probabilmente del suo Commendatario Cardinale Ottavio Acquaviva Arcivescovo di Napoli, munifico fondatore di sacri edifizii in Napoli, Atri ed altrove. Poscia la Prepositura de' SS. Sette fratelli (figli di S. Felicita) fu sempre Commenda dei Cardinali di casa Acqua vi va fino alla morte del-

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