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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   tnedesimi 0 la più razionale coltura ehe cominciasi ad adottare per le nostre viti gioveranno a far riacquistare a quelli l'antica reputazione. Abbiamo avuto appena il tempo di dir ciò, che la locomotiva, fatti pochi minuti di strada, si arresta un'altra volta alla seguente stazione di Notaresco, posta però sul Comune di Mosciano e propriamente sulla contrada di Selva dei Colli, ove siamo entrati passando il precedente ponte sul Bevano. Negli scorsi secoli era questa contrada divisa in tre feudi: Colli, Spellino o Spoltino e Selva pana, siccome ci prova la mostra feudale avvenuta sotto i Normanni sullo scorcio del secolo XII. Di Spoltino anzi restano ancora avanzi romani consistenti in ammattonati a spinapesce, dolii, tegole, lucerne e monete, a pochi metri a nord-ovest della Chiesa di S. Pietro detto perciò ad Spoltinum, della quale si hanno memorie fin dal 1188 in una bolla di Clemente III. Gli Acquaviva di questi tre feudi fecero un solo, cui fu dato il nome di Selva de' Colli e che si estese dal suddetto Bovano fino a Fossaceca, il cui ponte si passa immediatamente dopo la stazione di Notaresco. Anche da questa il viaggiatore può scorgere un avanzo di sepolcro romano posto a destra e al di là della strada rotabile sulla sponda della prossima gora di mulino, e che servì al par degli altri come indizio della strada romana del fiatino ai nostri storici (vedi sopra $ 11).

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