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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   XVI
   Se il viaggiatore vorrà qui scendere, vedrà, fattti pochi passi, in mezzo ad un tronco di strada rotabile volgente diritto al Tor-dino una stela di pietra mezzo cerosa dalle inteperie; non la prenda per carità per un sepolcro etrusco; giacché essa, con caratteri ormai poco visibili, gli dirà che quel tronco di via mena a Notaresco, ove si arriva dopo aver guadato il fiume 1) e percorsa la collina soprostante per circa sei chilometri. Questa collina e le contigue conponeano l'antico feudo di Oantalupo. Ne' secoli XII, XIII e XIV appare esso diviso in tre: Oantalupo, Blpa-grimaldi e Oordesco, e gli Acquaviva, che li possedettero dalla metà del secolo XIV fino alla loro estinzione nel 1755; ne fecero uno solo, il quale ebbe anche in tempi più vicini il nome di Grasciano, che è oggi l'unico villaggio superstite sopra i detti tre territorii e faciente parte del comune di Notaresco.
   XVII
   Quest'ultimo paese è ora Comune e Mandamento e si disse già ne' bassi tempi Lotaresco probabilmente da un Lotario suo signore. Notisi però che anche oggi il popolo più rozzo fa sentire, nel pronunziare il nome,
   1) Da alcuni anni vi è un ponte in fabbrica.

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