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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

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a cura di Federico Adamoli

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   Be. I suoi discendenti mantennero il dominio del castello, quantunque diviso con altri fino alla seconda metà del secolo XIV. Gli Acquaviva nella mostra del 1279 cominciano a comparirvi come parziali feudatari e lo tennero poi interamente hisiuo alla fine del loro ramo ducale di Atri accaduta nel 1755.
   XXII
   Ed ora pel tronco di strada sutnmenzionato, che al di là del Tordino volge a destra facciamo l'erta e raggiungiamo la cima del monte coronato dal bel paese di Ganzano e donde l'occhio spazia per uno dei più vasti orizzonti del Teramano. Il primo feudatario, che di tal castello si nomini, è un Mattaleoue fattoci noto dalla più volte citata mostra feudale del secolo XII. Gli Acquaviva insieme con parecchi altri n'erano, già signori nel 1279; tennero più tardi l'intero [dominio di Ganzano, fino a che intorno alla metà del secolo XVII venne esso in potere degli spagnoli Alarcon y Mendozza. Marchesi della Valle siciliana, in cui restò sino all'abolizione de' feudi decretata nel regno di Napoli dal re Giuseppe Buonaparte nel 1806.
   XXIII
   Quasi a vista della Stazione di Ganzano si diparte a destra dalla via di Teramo un.» strada rotabile cbe? dilungandosi per lo

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