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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Teraino ha scarsi monumenti antichi e medievali, ma prima di additarne al viaggiatore i principali che trovatisi entro le sue mura, gli accenneremo i luoghi storici che stanno di fronte ed ai lati della Stazione, ove ora siamo. L'antica Interamnia aveva ne' tempi della sua floridezza ricco il suburbio di notevoli editìzii, come tempii, bagni; ma noi citeremo gli avanzi delle sue tenne, perché ci stanno qui sulla destra, nelle piane dette del Vescovo e propriamente nelle contrade della fonte della Eegina. Furono fatte scavare dal Delfico (il citato autore àelYlnteram-miu prelusili) nel 1789 e i tre bei busti marmorei dei tempi di Eliogabalo, che ivi si trovarono, serbansi oggi nel piccolo Museo civico. Levando un po' lo sguardo a noi dinanzi e al di là della Vezzola, scorgiamo sul piano pósto avanti la porta Madonna un vasto fabbricato comprendente la Chiesa di S. Maria delle Grazie e l'antico convento dei Minori Osservanti, ora occupato dagli uffizii del Distretto mlitare della provincia. Prima del secolo XV era un monastero ed aveva il titolo di 8. Angelo delle Donne: nella metà di quel secolo le monache furono trasferite entro la città in S. Anna, e qui vennero i Minori Osservanti, da' quali furon riedificato il Convento ed ingradita la Chiesa, entro cui si

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