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Lungo la strada ferrata da Giulianova a Teramo
Note storiche ed anedottiche
Francesco Savini
F. Fabbri - Teramo Roma, 1927, pagine 53

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   pana maggiore, del peso di 11000 libbre, fusa dal francese Mccola di Langres. Ma un vero tesoro serbasi nella sagrestia di questa cattedrale ed è il paliotto d'argento adorno di statuine ad alto rilievo e di preziosi smalti con figure ed ornati. Esso è d'immenso pregio, non pel metallo di cui è ricco tutto, ma pel corretto e finito magistero del suo artefice che fu l'abbruzzese Niccolo dfGuardiagrele, come prova l'iscrizione del 1438, che ivi si legge,
   Ponendo qui termine alle notizie storiche, facciamole seguire, a mo' di conclusione, da queste di genere tecnico che ci fornisce il Giornale de' Lavori pulftlici.
   « La nuova strada ferrata Ginlianova-Te-ramo ha la lunghezza di m. 25,967, ed è divisa nell'andamento plani metrico in m. 21,133,95 di allineamenti, ed in m. 3,93305 di tratti in curva con raggio minimo di m. 250 limitatamente ad una sola curva al distacco dalla stazione di Giulianova.
   ; La pendenza massima adottata nell'alti-metria è del 25 per mille, limitata però a soli metri 600.
   L'armamento della strada è formato con rotaie del tipo Vignole in acciaio Bessemer della lunghezza di 9 m. e del peso di Chilogrammi 27606 per metro corrente, giusta il il secondo tipo economico.
   Lungo la linea si incontrano quattro stazioni ed una fermata, denominate; Mosciano,

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