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   CAP. V,
   Si efamina, quali fieno le obbligazioni del Capitolo Aprutino divenuto Pajìore primitivo , mercè /' aggregazione di quattro Parrocchie • «
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   SI è poco prima dimostrato, che al Paftor primitivo*, a cui fon rifervate le fole rendite delle Parocchie unite , non competa veruna fpecie di Cura, e non gli fu lecito d' ingerirfi in effa . Deve egli dunque foddisfarne i doveri col Miniftero de'Vicirj . E' quella la prima obbligazione del Paflor primitivo , cioè la dellinazipne de Vicarj per 1'adem-, pimento de' doveri Parocchiali,
   I Vicarj,che fervono all'altare, dall'altare debbono aver il modo da vivere. Le rendite dellinate al mantenimento de'Curati effendo pafsate nelle mani del Paflor primitivo, ragion vuole, che quelli alimenti a fue fpefe chi adempie le di lui partì nel Iaboriofo miniltero della Cura. Tale è la feconda obbligazione dil Paflor primitivo; cioè corrifpondere la Canonica competenza a'Vicarj incaricati delle obbligazioni della Cura.
   La terza poi è quella di desinare a ciafcuna Plebe, il propria Pallore , a cui debba ubbidire , e da cui folo polTi lecitamente ricevere i Sagram;nti , affla di toglier di mezzo la promifeuità del Miniflero , la quale non effendo mai difgiunta dal danno fpirituale delle anims , è Hata fempre mai vietata , e proferitta dalle fagre regole della Chiefa .
   I Vicarj da ftabilirfi nel difimpegno della Cura debbono effer psrpetui . Dopoché i Pallori primitivi occuparono le rendite ' ¦ •» - ; Par-