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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e la corrispondenza col ltegio Tesoriere. La seconda parte riguardava il Notaio do' Capitoli, ossia Cancelliere del Comune, eil il Giudice civile ed il criminale. La terza finalmente parlava dell' elezione dei cosiddetti Reggimenti (i capi cioè del governo municipale) ch'erano sei; tre pel Borgo (ossia Civitella) e tre pel Contado, l'iti recenti sono gli Statuti di Campii, che può direi, al pari di Teramo, comune demaniale, perchè soggetto ai Farnese Duchi di L'arnia nello scorcio del secolo XVI, quando appunto essi furono compilati. Contcngonsi questi in un Codice cartaceo di pagine numerate 1G3, che serbasi ora tra le carte dello storico l'alma nella Biblioteca del Liceo di Teramo,' e sono scritti in volgare coi caratteri corsivi cancellereschi del cinquecento. Vanno divisi in quattro libri : il primo riguarda la convocazione del Parlamento e del Consiglio, l'elezione e 1' ufficio dei Magistrati comunali ; il secondo, che tratta della Corte in civile, regola le cause maggiori e minori, le citazioni e le esecuzioni e vieta il lavoro ne' giorni festivi ; il terzo provvede alla Corte della Bugimi, cioè de' danni campestri, ed alla procedura ed esecuzione della medesima; ed il quarto lilialmente dà le leggi della Portohnia e della, tirasceria, cioè della salute pubblica, della nettezza dei luoghi pubblici, della vendita de'commestibili, dei pesi e delle misure, dell'esercizio delle arti e de.' mestieri. La nomina poi del Maestro Fort ninno e dell' U/'/ìsiule de' peni c misure spettava al Duca di l'arma, signore di Campii.-'
   G. — Ed ora parliamo degli Statuti teramani del 1440, che sono propriamente 1' oggetto de' nostri studi è elie
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