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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'KKH-TAT.l : C0NTKSTAI11M. 29
   vano i Contestabili (vedi innanzi) e gli Esattori. Ogni sci mesi doveano rivedere i conti ai Camarlinghi, ai Depositari ed agli Esattori del Comune e curare la inscrizione dei residui nei quaderni dei Depositari (I, 56).
   CONTESTABILI [COMMESTAB VLI).
   Loro elezione. — Erano eletti nel numero consueto, che poi non si dice, per Teramo e pel suo territorio (districhi) dagli uomini di contestabih'a {de commesta-bilia) congregati nel Palazzo comunale (civilhm). Se questi poi non eleggevano a contestabili persone idonee, pagavano del proprio i danni che ne potessero provenire. Ogni Contestabile riscuoteva per salario quattro denari per ciascun fuoco (I, 32).
   Loro ufficio. — Quale propriamente questo si fosse non dicono i nostri Statuti ; solo da vari luoghi del medesimo si trae che gli uomini della comniestabilia, a' quali era preposto il Contestabile, doveano registrare i tassati pe' fuochi (I, 15, 51), esigere le collette (I, 56; IV, 142), tenere i pegni (II, 14). Non pertanto si comprende dal contesto che la Contestabih'a era una compagnia di armati a' .servigi del Comune, e che i Contestabili n' erano i capitani ; ciò che appunto, tra i vari uffici che nelle diverse città d'Italia esercitavano costoro, si avvicina al costume di Genova, ove la Con-testabili'a era una Compagnia del popolo armato e comandata da un Contestabile.' Era dunque una milizia urbana. Nel regno di Napoli sotto i Normanni nel secolo XII i Contestabili erano promiscuamente capitani di militi e magistrati governanti città;5 ed anche tra
   ' Cf. Re7.asco, Di;inn. *tnr. umrn., allo voci Cone*labih, 4} XI e Canesloboltiria.
   •J Cf. una memoria di li. Catasso, noll'.OrA. sto,, nupol., a. ISSI, fase. IV, pag. 730.