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Sugli statuti teramani del 1440

Francesco Savini
Tipografia di G. Barbera Firenze, 1889, pagine 238

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   timciAi.i : massaio, sindaci. 31
   entrar nell' ufficio (J, 35). Curavano essi scrupolosamente che si registrassero, per opera degli uomini di com-mostabilia (I, 51), tutti quelli che guadagnavano ed avevano redditi in soliilum, per un sol fuoco, siccome pure por un solo fuoco ciascuno che ciò godesse separatamente per sò. Toccava poi al Notaio de' Capitoli il curare l'aumento dei fuochi, siccome si è detto al luogo di quest' ufficiale. Da tale registrazione gravosa andavano esenti i becchini e le trombette; le vedove poi pagavano il ventesimo dell' imposta comune, giacché se nel Catasto erano allibrate per dieci libbre, nel fumante, ossia registro de' fuochi, comparivano per due quarte (f, 32).
   MASSAIO (MASSARIUS).
   Sua eledone ed ufficio. — Il Massaio eleggevasi per cura del Giudice dai Sei del Reggimento in ogni anno. Era incaricato della custodia e della compilazione dell' Inventario di tutte le cose immobili e mobili del Comune, dello, armi, delle masserizie, dei registri degli Atti e delle condanne.1 Sempre poi dovea assistere il Giudico per sicurtà del diritto del Comune e tenere un registro di tutte le suppellettili che si consegnavano al regio Capitano, al Giudice civile ed al Notaio de' Capitoli nell' entrata loro in ufficio (I, 48).
   SINDACI O MESSI (SINDACI).
   Note storiche. — Noi avevamo il Sindaco generale e sei Sindaci, a dir così, speciali ; nel che, siccome in
   1 Aiiclic- in .-In, siccome in tanti altri costumi municipali. In nostra città può paragonarsi con molte altro dell'Italia centrale o settentrionale, nelle quali il Massaio avuti t^li stessi ufficii che esercitava il nostro. (V. Kezasco. Dizion. slor. ammiii. alla voce Mas-saio, §§ I e IV.)